Elly Schlein va in tv, i suoi elettori scappano a gambe elevate

By Klaus Davi (LQ)

Elly Schlein alla guida del Pd ormai da diversi mesi ha qualche problema di “presidio” mediatico in alcune regioni, dato emerso dall’analisi dell’andamento delle curve in occasione di alcune sue uscite televisive.

Spulciando le apparizioni della leader Dem accumulate nelle ultime edizioni nei vari talk, da Vespa (sia “Cinque Minuti” che “Porta a Porta”, 8 novembre); più recentemente da Formigli come anche da Marco Damilano al debutto della stagione tivù, sono emersi alcuni dati che potrebbero mettere sull’attenti gli esperti di comunicazione vicini ai Dem. Intendiamoci: trattasi dei cosiddetti “segnali deboli” – come si dice nell’algoritmico gergo del marketing oscillazioni quasi impercettibili ai più, ma che ai “talmudisti” dei numeri non sono sfuggiti.

Nel caso di “Cinque Minuti” la puntata in oggetto – va detto – ha portato a casa una buona media di share con una curva stabile sopra il 21. Ma per fare un esempio durante gli interventi di Schlein l’ascolto medio in Emilia Romagna è sceso dello 0,3 di share rispetto alla media del programma (che in quella regione raggiunge anche il 22%). Lo stesso dicasi per la Toscana (-0,3) la Puglia (-0,4) calcolo formulato rispetto alla media annuale monitorata da Omnicom Media Group. Stesso andamento per “Porta a Porta” andato in onda la sera stessa sempre con la Schlein. E un’analisi scrupolosa del minuto per minuto in cui ha parlato la segretaria del Pd alcune regioni rosse sono andate “sotto media”: come la Campania (-0,3) e la Toscana (-0,2).

Nel caso invece dell’ospitata di giovedi scorso a “Piazza Pulita” – puntata che ha raggiunto un’ottima media complessiva del 6% di share – gli interventi di Schlein non hanno sfondato né in Toscana (-0,2) né in Emilia (-0,1). Perdite in parte compensate nelle regioni del Nord dove – va detto La7 è tradizionalmente molto forte. Per esempio in Lombardia la curva quando parlava la Schlein- ha rasentato il +0,3. Sicuramente un dato condizionato dal notevole seguito che la trasmissione di Formigli raccoglie a Milano, roccaforte dem. Ma la Lombardia si è recentemente confermata una enclave del centrodestra difficilmente sbaragliabile dal Pd in occasione delle prossime elezioni europee.

Stabili invece gli ascolti a “Il Cavallo e la Torre” su Rai 3 in tutte e quattro regioni rosse prese in esame, contesto in cui però gli analisti si aspettavano qualcosa di più visto che si trattava di Rai 3, rete tradizionalmente “amica”. La Schlein svetta invece sul target “immigrati” che compongono l’11% del campione auditel. In tutti i casi la curva è quasi sempre in salita. Un fatto comunque dovuto anche agli argomenti trattati durante i suoi interventi come la guerra in Medio Oriente che dal 7 ottobre in poi hanno sempre catalizzato l’interesse di quel cluster. I pubblicitari fanno notare che i cali di share possono essere dettati da vari fattori: la controprogrammazione in primis, l’intensità del dibattito, la scelta degli argomenti, la scansione della scaletta. Al netto del linguaggio spesso contorto della segretaria la questione riguarda in primis la scelta degli argomenti, spesso poco in sintonia con le priorità del suo elettorato. Il problema è che le elezioni sono alle porte. 

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