Elly Schlein in tinta con il blu Fiom: la sinistra-sinistra apprezza, la Cisl e Uil buttano calci: non ci rubi il mestiere

Elly Schlein in piazza a Bologna con la maglietta della Fiom e la scritta “la lotta paga sempre” non è piaciuta a tutti i sindacati.  Il “patto del tortellino” e cioè l’asse di ferro con Maurizio Landini è l’ulteriore passo verso quella radicalizzazione massimalista del partito che sta creando disagi all’ala riformista e che mette in crisi la strategia unitaria delle sigle confederali.

La piazza o è dei sindacati o è della Schlein: lo ribadisce all’Adnkronos il segretario generale della Uil Luigi Angeletti. Una dichiarazione che fa seguito alle proteste dei militanti della Uil che hanno contestato Schlein a Bologna. “Vai via, niente politica qui”. Lo sottolinea non a caso Il Riformista, informando sul fatto che per la segretaria dem ci sono stati anche i fischi e che Landini l’ha invece difesa a spada tratta.

Non la pensa così Angeletti. “La partecipazione alle manifestazioni organizzate da Cgil, Cisl e Uil sono libere – afferma a proposito della presenza di Elly Schlein a Bologna –  quindi il problema non è la sua presenza, ma non si devono usare questi eventi per fare dichiarazioni che possano mettere in ombra la manifestazione”. “In questi casi -sottolinea Angeletti- si rischia di non far passare ai media le regioni delle proteste”.

Riguardo alla maglietta blu della Fiom indossata dalla segretaria Pd a Bologna, Angeletti dice scherzando: “si vede che le piace”, ma aggiunge “spero non lo faccia per avere appoggi da parte della Fiom, ma non credo sia questo il caso”.

La maglietta della Fiom non è piaciuta nemmeno alla Cisl che ammonisce: ognuno faccia il proprio mestiere. Da una parta il sindacato, dall’altra il Pd quindi. «Carissima Elly, tutti i leader del centrosinistra si sono sempre schierati con i metalmeccanici uniti e non tra i metalmeccanici – le ha scritto in un tweet Roberto Benaglia, segretario della Fim Cisl nazionale – 50 anni di lotte hanno insegnato ai metalmeccanici una cosa fondamentale: l’autonomia del sindacato dalla politica paga sempre!».

Grande entusiasmo da parte di quelli del Manifesto: “Non sappiamo – scrive il quotidiano – se il consiglio è venuto dall’amica armocromista, però la scelta di Elly Schlein di indossare una maglietta blu è parsa azzeccata. Si trattava di un capo “griffato” Fiom Bologna che le era stato donato nella sua visita al presidio della Saga Caffè di Gaggio Montano, sull’appennino bolognese l’anno scorso”. Il blu fiom dunque è al momento il colore più a sinistra che c’è…

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