Egonu contro il Gen. Vannacci, l’archiviazione per diffamazione gli va di traverso: si oppone

By Francesca Galici

Paola Egonu si è opposta all’archiviazione della querela sporta contro il generale Roberto Vannacci a seguito di un passaggio del libro “Il mondo al contrario”, in cui il militare faceva un riferimento all’atleta. “Anche se è italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità”, questa la teoria sostenuta dal generale, contro la quale la pallavolista si è opposta anche a seguito di alcune dichiarazioni rilasciate dal generale successivamente all’uscita del libro. Ciò che la pallavolista contesta al generale sono proprio i riferimenti ai “tratti somatici”.

Davanti alla querela di Egonu, il pubblico ministero che ha preso in carico il fascicolo non ha ritenuto di dover procedere a carico del generale, chiedendo l’archiviazione del caso perché, con ogni probabilità, non ha ritenuto ci siano elementi validi per procedere. Ma la pallavolista, che nel frattempo è diventata una icona della sinistra, ha deciso di fare opposizione all’archiviazione e così il tutto ora passerà nelle mani del giudice per le indagini preliminari, che dovrà decidere se archiviare definitivamente la querela di parte o se procedere contro il generale Vannacci. Al momento, l’alto ufficiale è sotto inchiesta anche presso la procura di Roma per istigazione all’odio razziale proprio a seguito di alcuni passaggi presenti nel suo libro. E forse è in ragione di questo, sfruttando la scia della nuova inchiesta, che Egonu ha deciso di opporsi all’archiviazione.

“Ho scritto un libro nel quale ho manifestato delle opinioni: forse per qualcuno criticabili, ma rimangono tali. Credo che nel 2023 le opinioni si combattono sul piano delle argomentazioni e non con la censura o nei tribunali”, è il commento del generale, riportato dal Corriere della sera. Non sembra essere preoccupato delle attenzioni giudiziarie. “L’unica istigazione fatta è alla riflessione e alla lettura. Nessuna istigazione all’odio. Anche Galileo Galilei è stato processato per le sue idee ma 300 anni dopo è stato assolto. Speriamo, per dati anagrafici, di risolvere prima questa vicenda prima”, ha detto ancora l’avvocato Giorgio Carta a chi gli ha chiesto un commento in merito.

Legittimo il ricorso alla giustizia da parte di Paola Egonu, che si sente diffamata dalle parole di Vannacci. Ma l’orientamento del pubblico ministero sembra escludere la sussistenza di un reato da parte del generale che, come affermato dall’altro suo legale, Massimiliano Manzo, “mai nel libro sostiene che una razza sia superiore a un’altra”.

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