Ormai i dati parlano chiaro. Il centrodestra a livello regionale e nazionale, domina. Vince e convince. Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania e Puglia. Sono solo queste le cinque regioni italiane guidate da una giunta di sinistra. I 5 Stelle invece sono scomparsi. In tutte le altre, con oggi anche le Marche, alla guida c’è il centrodestra. Un vero e proprio ribaltone considerato che anche le marche passano al centrodestra.
Nel 2014, infatti, il centrosinistra governava praticamente ovunque, tranne che in Lombardia, Veneto e Campania. Poi la musica è cambiata e alcune regioni non rosse ma storicamente più vicine al centrosinistra hanno deciso di voltare pagina. Se pensiamo alle Regionali del 2019, per esempio, la coalizione di centrodestra ha strappato – a Nord – il Piemonte e il Friuli- Venezia Giulia, ma anche l’Umbria e l’Abruzzo nel centro Italia. Nel 2018, invece, era stata la volta del Molise per quanto concerne il Sud Italia e per rimanere nel Meridione nel 2019 anche la Basilicata e la Calabria scelsero di farsi guidare dal centrodestra, capace di conquistare, infine, entrambe le isole della Sardegna e della Sicilia. Uno tsunami senza precedenti che ha travolto una sinistra in crisi esistenziale.
Tre regioni al centrosinistra e tre al centrodestra, che però – rispetto agli avversari politici – piazzano una zampata, togliendo alla sinistra dopo quasi trent’anni il controllo delle Marche. Motivo per il quale, nonostante la mancata vittoria in Toscana e in Puglia, la coalizione può comunque sorridere. Sì sorridere perché temevano di perdere anche le roccaforti, dove le lobby sono forti.
generic tadalafil online – site tadalafil cost