Daniele: “Il governo Conte avvisa in ritardo gli italiani sul virus. Crea morti e contagi a iosa. Si spartiscono posti e poltrone. Ma a processo finisce Salvini”

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By Gaetano Daniele

Più giorni passano più mi rendo conto che l’Italia è veramente un Paese strano. Riusciamo ad assistere in silenzio a disastri ed ingiustizie da primato mondiale, e poi vogliamo mantenere il principio su cose futili ed inutili. Basti vrdere il governo Conte, che grazie alla sua incapacità nel gestire la cosa pubblica e tutelare i propri concittadini, avvisa in ritardo gli italiani sul mostro in arrivo: il coronavirus, creando morti e contagi da guinnes dei primati. Hanno avuto il barbaro coraggio di spartirsi posti e poltrone mentre negli ospedali si continua a morire. Ma a processo finisce Salvini, perché ha rispettato la volontà popolare, e cioè di limitare gli sbarchi. Che Paese strano.

Come Luigi Di Maio che ha affermato in tv che la cosiddetta fase due va affrontata con intelligenza, buttandosi da solo la zappa sui piedi. Perché se dichiara che la Fase 2 va affrontata con intelligenza, significa che la Fase 1 è stata affrontata con i piedi. Al governo ci sono loro, sbagliano in continuazione, ma vogliono sempre una seconda possibilità lasciandoci credere che quelli di prima erano differenti da quelli di oggi quando sono sempre loro. Una follia che solo gli italiani sono in grado di digerire.

Ma spostiamoci in Lombardia, tema molto a cuore in queste ultime ore a Conte & Co. Contro la regione si è scatenato l’inferno . Tutta l’Italia è ferma, Procure comprese, ma i magistrati – come da incanto – hanno deciso che in questo momento così delicato è prioritario discutere di un processo: quello a Jack lo squartatore? No. Quello nei confronti di Matteo Salvini.Per quale motivo si agitano a tal punto e manifestano codesta fretta di portare avanti le loro inchieste? Si calmino, visto che tanto la prescrizione è stata abolita secondo i desideri del ministro Bonafede, giurista da 4 soldi. Ci mancava solo la giustizia amica… che pur di dimostrare di essere utile, si inventa un processo per sequestro di persona, un reato che negli anni 80 commetteva “viso d’angelo”. Ma questo è un altro discorso. Tornando alle Rsa lo sanno persino i neonati in fasce che al Pio Albergo Trivulzio, gli anziani infetti, non sono stati mandati dalla regione bensì solo persone relativamente sane le quali peraltro sono state ricoverate in reparti separati rispetto a quelli dei soliti ospiti. Perché allora sono stati contagiati gli anziani? Semplice. Ogni giorno entrano all’ospizio numerosi parenti dei degenti nonché inservienti, dipendenti vari che probabilmente hanno trasmesso all’interno dell’istituto il Coronavirus. Anzi. Da alcune testimonianze al vaglio degli inquirenti, risulterebbe addirittura che venivano sconsigliate le mascherine agli ospiti onde evitare panico. Quindi dove stanno le responsabilità dei dirigenti regionali? Sostenere che la sanità lombarda è stata colta di sorpresa e impreparata dal micidiale morbo è scontato. Piuttosto perché Conte e Speranza assicuravano che era tutto sotto controllo quando il mostro era già tra noi? Esso si è rivelato all’improvviso in forma devastante e ha falcidiato migliaia di cittadini, cosicché sarebbe stato impossibile imbastire una difesa, trattandosi di un nemico ignoto addirittura agli specialisti, virologi e infettivologi di varia estrazione. Tanto è vero che non abbiamo mai trovato due scienziati che dessero la medesima interpretazione sui metodi onde contrastarlo.

Detto quanto, non ho altro da aggiungere, restiamo un Paese strano.