Covid, i contagi sono stabili 19.611, calano di poco i morti: 297. Sileri: ancora due settimane per uscire dalla terza ondata

Sono 19.611 i nuovi casi di covid riscontrati oggi in Italia dopo aver analizzato 272.630 tamponi, con l’indice di positività che sale al 7,2%. Nelle ultime 24 ore si registrano altri 297 morti, che portano il totale delle vittime a 107.933 da inizio pandemia. Un dato in ribasso rispetto a ieri ma con un numero molto inferiore di tamponi.

In terapia intensiva sono ricoverate 3.679 (+44 da ieri), con 217 ingressi giornalieri. Sono 2.850.889 i guariti in totale (+17.950), 573.235 gli attuali positivi (+1.357). Questi i dati odierni del bollettino sui contagi covid elaborato dal ministero della Salute, consultabile sul sito della Protezione civile.

“La situazione è in lieve miglioramento – ha dichiarato il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, a “Domenica In” su RaiUno – se si analizzano i numeri, ci sono i primi frutti, ma servono ancora due settimane, i dati si consolideranno dopo Pasqua, si tratta davvero dell’ultimo sforzo. Abbiamo un vantaggio rispetto a prima che è dato dalla vaccinazione, chi si vaccina oggi tra un mese sarà immune”.

“E’ vero che abbiamo ancora 300-400 morti, ed è un dramma, ma a un mese da oggi non sarà più così. Sanremo come in Inghilterra tra la fine di aprile e inizio maggio la situazione sarà completamente diversa e passeremo un’estate completamente diversa rispetto a un anno fa”, ha aggiunto Sileri. “Facciamo un ultimo sforzo e poi, se il diavolo e le varianti non ci mettono le corna, da maggio tutta l’Italia sarà in giallo e qualche Regione anche in bianco”.

Riguardo le vaccinazioni, ha affermato ancora Sileri , “c’è stato un notevole incremento tra la prima dose e la seconda, segno che di vaccini ne sono arrivati molti. Il 50 per cento degli anziani ha ricevuto almeno una dose e il 23 per cento la seconda. È chiaro che ci sono squilibri tra Regioni – osserva Sileri – , ma tra due settimane il 50 per cento avrà ricevuto le due dosi e l’80 una dose”. Per quanto riguarda la Lombardia, Sileri chiarisce: “Tutti l’hanno criticata e certo ha avuto problemi, ma la Lombardia ha già vaccinato un milione di anziani tra 70 e 79 anni. La percentuale è bassa ma il numero è cospicuo”. Sull’ipotesi di dover ripetere l’immunizzazione l’anno prossimo, spiega “questo non si può escludere. Ma a quel punto avremo abbondanza di vaccini”.

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