Corruzione e appalti, ai domiciliari Marcello Minenna

Marcello Minenna, attuale assessore all’Ambiente della regione Calabria, è agli arresti domiciliari nell’ambito di una maxi indagine della dda di Forlì e della procura di Bologna, nell’ambito di un’indagine su vari episodi di corruzione. Anche Gianluca Pini, ex parlamentare della Lega non più in carica dal 2018 è stato arrestato e si trova ai domiciliari. Al centro dell’inchiesta c’è anche un maxi appalto con l’Ausl Romagna per la fornitura di mascherine. Per gli inquirenti, tre anni fa Minenna e Pini strinsero quello che in linguaggio giuridico si può definire un “pactum sceleris”, cioè un “patto di scelleratezza”. In particolare l’ex parlamentare “prometteva a Minenna di accreditarlo all’interno della ‘Lega Salvini Premier’ in modo che venisse considerato un uomo di quel partito e gli prometteva altresì la riconferma della nomina a Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane a seguito del cambio dell’esecutivo, che effettivamente otteneva”. Minenna dal canto suo, si legge nel capo di imputazione, asserviva la “sua funzione pubblica agli interessi privati dell’imprenditore Pini”.

L’indagine ha preso il via nel gennaio 2020 da un’operazione antidroga della squadra mobile di Forlì, alla quale hanno fatto seguito diverse intercettazioni. In questo modo, ha spiegato la procura, “è stato così possibile disvelare due veri e propri sistemi di illecito arricchimento facenti rispettivamente capo agli universi economici riconducibili in particolare a un imprenditore forlivese e all’ex parlamentare uniti, oltre che da saldi e fiduciari rapporti privati, da vicendevoli interessi finanziari“. Gli investigatori della procura di Forlì hanno individuato due episodi che hanno dato una svolta alle indagini. Il primo è l’arresto in frontiera da parte delle autorità italiane nell’estate del 2020 di due fratelli soci di un’impresa di autotrasporto che, provenienti dal Belgio, alla guida di un auto-articolato trasportavano circa 28 kg di cocaina. In seguito, “le perquisizioni eseguite nella primavera del 2021 che hanno avuto come obiettivo le sedi di diversi operatori economici, dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, dell’Ausl Romagna e di alcuni degli indagati”.

Roberto Occhiuto, in una nota affidata alla stampa a seguito dell’arresto di un componente della sua giunta, ha dichiarato: “A seguito della sospensione – automatica e prevista dalla legge – dell’assessore Marcello Minenna, ho fatto mie le sue deleghe, in modo che il lavoro della Regione possa andare avanti nelle prossime settimane senza particolari scossoni”. Il governatore della Regione Calabria si dice certo che la giustizia farà il suo corso e ribadisce il pieno rispetto nel lavoro della magistratura. “Allo stesso tempo voglio confermare la mia fiducia a Marcello Minenna, che in questi mesi in Calabria ha svolto molto bene il proprio lavoro, in modo particolare per quanto riguarda i fondi comunitari. I fatti che gli vengono contestati dalla Procura di Forlì riguardano il periodo nel quale Minenna è stato direttore dell’Agenzia delle Dogane: sono certo che dimostrerà la sua estraneità“, conclude Occhiuto.

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