Continua la guerriglia ad Amantea, vogliono far infettare anche la Calabria: bloccato il bus dei migranti infetti. Riunione d’emergenza al Viminale [Video]

Tanto tuonò che piovve. L’aumento degli sbarchi al Sud nelle ultime ore, conseguenza anche dell’annunciata modifica dei decreti sicurezza, ha creato rabbia e indignazione tra i cittadini. Si sentono messi a rischio dall’arrivo indiscriminato di immigrati, molti dei quali positivi al Covid. Così ad Amantea (Cosenza) i residenti si sono ribellati.

Nel centro turistico in provincia di Cosenza è esplosa la protesta per l’arrivo di 12 migranti provenienti dal Bangladesh e positivi al Covid 19 trasferiti ieri sera da Roccella Jonica in una struttura Cas della località. Decine di cittadini, infatti, hanno invaso la Strada Statale 18 che attraversa Amantea, in alcuni casi stendendosi a terra per protesta e bloccando il traffico. A controllare la situazione sono intervenute le forze dell’ordine.

La struttura che ospita i 12 migranti, posti in quarantena dopo l’esito positivo del primo tampone, si trova in pieno centro città, ed è stata totalmente isolata. Si alza la tensione dopo lo sbarco dei 70 immigrati pakistani soccorsi al largo di Caulonia, 28 dei quali sono risultati positivi al coronavirus, e cinque di loro sono minorenni. Tra i migranti ci sono 48 adulti in giovane età che sono stati trasferiti tra Bova e Amantea dove operano due strutture attrezzate per gli ulteriori accertamenti e la quarantena.

Il presidente della Regione Calabria Jole Santelli, che questa mattina ha scritto una lettera al premier Giuseppe Contechiedendo una risposta immediata contro gli arrivi indiscriminati di migranti dopo l’arrivo di 28 irregolari sbarcati a Roccella Jonica e risultati positivi al covid-19, è stata raggiunta dalle telefonate di rassicurazione dei ministri Luciana Lamorgese e Francesco Boccia.

Al Viminale si cerca affannosamente una soluzione con riunioni tecniche che si susseguono a ritmo serrato. Si lavora, più in generale, a soluzioni che preservino le Regioni più a rischio sbarchi. A quanto apprende l’Adnkronos da fonti del Viminale, sul tavolo ci sarebbe anche l’ipotesi di rendere disponibili delle navi ad hoc dove controllare i migranti in arrivo e isolare eventuali positivi, così da ‘schermare’ le popolazioni locali ed evitare qualsiasi tipo di rischio. Sulla falsariga di quanto avvenuto in piena emergenza Covid -nell’aprile scorso- per i migranti a bordo della Alan Kurdi, trasferiti su un traghetto Tirrenia dove hanno trascorso la quarantena in attesa di essere redistribuiti tra i paesi della Ue.

Pieno sostegno da Maurizio Gasparri all’azione dei governatori delle regioni più esposte, Santelli e Musumeci. “Oramai – afferma Gasparri – siamo alla resa totale del governo Conte che preferisce i clandestini ai turisti. Dopo centinaia di sbarchi a Lampedusa, circa 700 in poche ore, ora destano allarme una serie di sbarchi in Calabria, in particolare a Roccella Ionica. Ben 28 sono i clandestini risultati positivi al Cinavirus”.

“Con l’immigrazione, quindi – attacca Gasparri – importiamo illegalità e malattie. La Sicilia e la Calabria si sono salvaguardate grazie alla lungimiranza degli amministratori delle Regioni durante l’emergenza per il virus, ora corrono dei rischi perché i messaggi lanciati dal governo, smantellamento dei decreti sicurezza e politica di apertura a sanatorie per gli immigrati, incoraggiano i trafficanti di persone. Conte quindi sta creando lui l’emergenza in Italia, che vorrebbe proclamare soltanto per blindare il suo vacillante potere”.

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