Colonnine elettriche in condominio: ecco come richiedere il bonus

By Dario Murri

Anche per i condomini che abbiano provveduto alla loro installazione, sarà possibile inoltrare fino al prossimo 14 marzo le istanze di richiesta del cosiddetto bonus wallbox, cioè il contributo colonnine domestiche. Oggetto dell’agevolazione, le spese sostenute nel corso del 2023 per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica presso le abitazioni di utenti privati e condomini. La domanda può essere inoltrata tramite la piattaforma Invitalia. Caratteristica principale di questo provvedimento è che, a differenza di quanto accaduto in precedenza, non si tratterà di una detrazione fiscale, ma i contributi giungeranno direttamente dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). Il bonus colonnine elettriche o wallbox è stato inserito nel Dpcm dello scorso agosto per il settore automotive, che prevede disponibilità dei fondi fino al 2030. Ma vediamo nel dettaglio com’è composto e come ottenerlo.

L’agevolazione per l’infrastruttura di ricarica consiste nell’80% del prezzo di acquisto e posa, con un limite massimo di euro 1.500 per persona fisica richiedente, mentre il limite è portato a 8.000 euro in caso di posa in opera sulle parti comuni degli edifici condominiali, secondo gli articoli 1117 e 1117-bis del Codice civile.

Il contributo è previsto per l’acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese per l’installazione delle colonnine, per gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio; ancora: spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi, costi per la connessione alla rete elettrica, tramite attivazione di un nuovo Pod (Point of delivery).

Possono usufruire del contributo, come detto, le persone fisiche residenti in Italia, i condomini e i supercondomini.

Condomini: come ottenere il contributo e quale documentazione presentare

Le richieste di attribuzione dell’incentivo per le spese effettuate nel 2023, vanno inoltrate, esclusivamente in via telematica, fino alle 12:00 del 14 marzo 2024, utilizzando la piattaforma informatica gestita da Invitalia. Per accedere all’istanza online occorre possedere Spid, Cie o Cns, oltre ad una Pec per le comunicazioni successive.

La documentazione da presentare, pena l’inammissibilità, prevede:

– codice fiscale del condominio ed estremi del documento d’identità dell’amministratore pro tempore con dichiarazione di quest’ultimo di essere in possesso dei requisiti di legge di cui all’articolo 71-bis delle “Disposizioni per l’attuazione del Codice Civile e disposizioni transitorie” o del condòmino delegato per i condomìni fino a 8 partecipanti, in caso di posa in opera sulle parti comuni degli edifici condominiali;

– delibera assembleare di autorizzazione dei lavori sulle parti comuni di cui agli articoli 1117 e 1117-bis del Codice civile, con dichiarazione dell’amministratore che la delibera non ha subito impugnazione nel termine di cui all’articolo 1137 del Codice;

– copie delle fatture elettroniche relative ad acquisto e installazione dell’infrastruttura di ricarica;

– estratti del conto corrente da cui emergano i pagamenti collegati alle fatture elettroniche per l’acquisto e l’installazione dell’infrastruttura di ricarica; i pagamenti dei titoli di spesa oggetto di richiesta di erogazione devono essere stati effettuati attraverso un conto corrente intestato al soggetto beneficiario ed esclusivamente per mezzo di bonifici bancari, oppure tramite Sepa Credit Transfer, oppure carta di credito o di debito intestata al beneficiario del contributo;

relazione finale sull’investimento realizzato e relative spese sostenute;

– certificazione di conformità rilasciata da un installatore, che attesti l’effettiva installazione dell’infrastruttura;

– gli estremi del conto corrente su cui richiedere l’accredito del contributo.

Per quanto concerne gli interventi condominiali, le regole del nuovo bonus colonnine elettriche o wallbox prevedono il raggiungimento di un quorum in assemblea analogo a quello richiesto per il Superbonus, cioè la maggioranza degli intervenuti alla riunione e almeno un terzo del valore del caseggiato.

Pubblicato da edizioni24

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