“Chiedo scusa ai romani”. Il bagno di umiltà (a metà) di Gualtieri sui rifiuti

“Da qualche giorno in alcune zone della città c’è stata una situazione critica: me ne scuso con i romani e le romane”. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ammette le evidenti difficoltà con la spazzatura e la pulizia nella Capitale, ma la sua richiesta di perdono agli abitanti della metropoli s’interrompe sempre poco prima di fornire spiegazioni che non sempre sono convincenti. Ospite di Mezz’ora in più di Lucia Annunziata, su Rai3, il primo cittadino romano, infatti, prima afferma che la situazione dei rifiuti è “in costante miglioramento“, (elemento che tende a sfuggire alla maggior parte dei cittadini capitolini). Poi scarica le colpe sugli altri.

In primis sull’Ama (la società che gestisce la raccolta, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani), che “ha scoperto che c’erano irregolarità nel modo in cui era stata esternalizzata la manutenzione dei mezzi: si pagava troppo per fare cose che si potevano fare internamente. L’azienda ha cambiato il processo e ha licenziato chi era responsabile di queste irregolarità”. Con un cambiamento “di questa portata”, ha aggiunto Gualtieri, “ci sono stati problemi nella manutenzione dei mezzi e in alcuni quartieri i mezzi non c’erano. Si sta facendo una cosa per migliorare, è un processo gigantesco”. L’ex ministro dell’Economia assicura che tutto questo “farà risparmiare soldi e lavorare meglio internamente l’azienda”. Ma c’è anche da aggiungere il fatto che “l’agenzia indipendente che valuta i servizi pubblici ha certificato che nel primo trimestre di quest’anno il livello di pulizia è stato il più alto da quando esistono queste rilevazioni. È ancora insufficiente rispetto a ciò che prevede il contratto di servizi ma in costante miglioramento”.

Ma quando si potrà affermare che il problema atavico della spazzatura a Roma verrà definitivamente risolto? La data fissata è ancora molto distante. “Sicuramente entro la fine del mio mandato, ma io spero che già con il Giubileo, che sarà una sfida. Saranno evidenti i miglioramenti”. Stiamo parlando quindi, calendario alla mano, di fine 2026. O, nella visione più ottimistica, di un annetto prima. Una previsione diversissima da quella che lo stesso Gualtieri aveva indicato nella campagna elettorale dell’autunno 2021: “Entro un anno risolverò l’emergenza rifiuti”. Dopo 20 mesi dal suo insediamento al Campidoglio (e non 12 rispetto a quelli da lui previsti) la situazione rifiuti a Roma è – se possibile – peggiorata rispetto addirittura all’epoca di Virginia Raggi. E tra tre anni non ci sarà più occasioni per appellarsi a scuse.

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