Caro voli, le compagnie vanno allo scontro. Il governo merto subito i paletti: “Noi contro il far west e in linea con l’Ue”

Che le compagnie aeree volessero andare allo scontro lo si sapeva, ma ora arriva l’ufficialità.  I colossi del turismo sono andate a frignare con la commissione europea chiedendole di intervenire in merito al decreto contro il caro voli. Varato dal governo italiano per limitare le tariffe aeree su alcune rotte; come quelle per la Sicilia e la Sardegna. L’associazione di categoria Airlines for Europe (A4E) ha inviato una lettera invitando Bruxelles “a chiarire con l’Italia. Se questo intervento abbia un impatto sul mercato del trasporto aereo, libero e deregolamentato in Europa”. Lo riporta il Financial Times, sempre molto ostile nei confronti del governo italiano. Per l’amministratrice delegata di A4E, Ourania Georgoutsakou, limitare le tariffe su determinate rotte “violerebbe i diritti delle compagnie aeree di competere ove possibile; fissare i prezzi e definire i servizi come meglio credono. Siamo fortemente preoccupati perché, se questa legge venisse adottata, potrebbe costituire un precedente e portare a un effetto domino con la conseguente adozione di regolamenti simili in altri Stati membri dell’Ue”.

Le compagnie aeree dovranno riporre i loro bollenti spiriti. L’Europa e il Mimit sono perfettamente in linea. Il  ministero delle Imprese e del made in Italy dispone di tutti gli elementi utili a rispondere in modo compiuto ad eventuali richieste della Commissione europea. Come è usuale accada attraverso i propri uffici. Lo fanno sapere fonti del Ministero guidato da Adolfo Urso. Secondo il dicastero, le misure introdotte sono infatti pienamente in linea con le direttive europee: in materia di tutela dei consumatori dinanzi a fenomeni speculativi; o comunque distorsivi del mercato, come quelli denunciati negli scorsi mesi dalle Autorità di controllo per alcune tratte aeree. Il ministero delle Imprese e del made in Italy si è mosso a fronte di quanto rilevato dalla Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm); che ha evidenziato fenomeni speculativi nelle tratte da e verso la Sicilia e dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac); che ha appurato come il costo dei biglietti sia cresciuto in modo del tutto anomalo.

Il tutto proprio in coincidenza con eventi catastrofali: come il deragliamento del treno merci nei pressi della stazione di Firenze Castello; o dell’alluvione in Emilia-Romagna, quando non erano praticabili altri mezzi di trasporto. Il Mimit precisa di voler tutelare i cittadini-utenti dai fenomeni speculativi; emersi peraltro proprio nei momenti di maggiore bisogno, in sintonia con lo spirito e le norme europee. Anche in questo settore il governo Meloni “ha dimostrato di essere al fianco dei cittadini e dei soggetti più deboli, prendendo delle decisioni che finora non erano state mai assunte. Probabilmente proprio da qui nascono le polemiche e gli attacchi di questi giorni; del tutto pretestuosi e frutto piuttosto di frustrazione, da parte di chi finora ha invece potuto godere di una situazione da ‘far west’.

Lo dichiara in una nota Antonella Zedda, senatrice e vice presidente di Fratelli d’Italia al Senato. Rincara la dose Luca Cannata, deputato di Fratelli d’Italia e vicepresidente della commissione Bilancio a Montecitorio. Si tratta di interventi volti a tutelare i consumatori e gli utenti; e  rientrano interamente nelle direttive europee in materia di tutela degli utenti; laddove sia presente un’evidente stortura del mercato. Non solo il Mimit, ma anche l’Agcm ha segnalato in diverse occasioni la presenza di una forte speculazione. Fratelli d’Italia e il governo Meloni sono dalla parte dei cittadini, contro le lobbies e cartelli per evitare un Far West che fa danno ai cittadini consumatori”

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