Campo largo? No, che campo è? Di battaglia! . Anche Conte saluta Letta: il M5s se la gioca da solo…

«Chi di arroganza ferisce di arroganza perisce. Il campo largo è diventato un campo di battaglia, basta vedere come Calenda stia trattando il Pd». Giuseppe Conte travolto dalle fughe dal M5s, crollato nei sondaggi, con aria di sufficienza  guarda a quello che accade tra Pd e Azione. E intervenendo a Radio Anch’io su Radio Raiuno attacca: «Lasciamoli litigare, noi siamo da soli, coerenti…». «Dato che noi siamo persone serie, quando nei mesi scorsi si parlava di alleanza strutturale tra il M5s e Pd, io dicevo che il dialogo era aperto ma che non c’era nessuna alleanza strutturale, un dialogo fondato sui temi e sui programmi», ha proseguito.

Quindi ancora una volta se la prende coi suoi ex alleati. «Il Pdnon può mancare di rispetto ai suoi alleati e poi pensare di ritornare da noi e fare un cartello elettorale. Il Pd deve assumersi di fronte ai propri elettori la responsabilità delle scelte fatte, spiegare perché ha deciso di comportarsi come la Lega o Fi, spingendo fuori il M5s. Il Pd deve spiegare perché accetta Sinistra Italiana e Fratoianni che non hanno mai votato la fiducia al governo».

L’ex avvocato del popolo poi torna a parlare della regola dei due mandati e di chi ha tagliato la corda per approdare in altri lidi. «La regola dei due mandati è fondamentale» per il M5s. «La rispettiamo perché i parlamentari si sono candidati prendendo questo impegno con i cittadini, siamo l’unica forza politica che si presenta ai cittadini con la coerenza degli impegni presi». Scissioni e fuoriuscite dai 5Stelle? «Per noi sono un elemento di chiarezza, che ci permette di presentarci agli elettori potendo dire loro di essere stati coerenti, anche a costo delle perdite. La coerenza di chi è rimasto nel Movimento ci rafforza».

E intanto iniziano a prendere forma le “parlamentarie” del M5S, ovvero la selezione dei candidati dal basso. Sul sito del Movimento è stato infatti pubblicato l’elenco dei documenti necessari per aspiranti deputati e senatori grillini, mentre si attendono le regole delle candidature, con le incognite sull’eventuale deroga al principio di territorialità -ci si può candidare solo nella Regione di residenza- e sulla scelta dei capilista da parte del leader Giuseppe Conte.

«Cari amici – si legge nel post – le scadenze elettorali per le elezioni della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica del 25 settembre incombono. A brevissimo saranno resi noti tempi, modalità e requisiti per la presentazione delle proposte di autocandidatura da parte degli iscritti. Nel frattempo, chi fosse interessato a proporre la propria autocandidatura può iniziare a preparare i seguenti documenti: il certificato penale del casellario giudiziale ex art. 24 T.U. (non sono validi i certificati rilasciati con riferimento ad altri articoli del T.U.), rilasciato non oltre 90 gg antecedente la data delle votazioni, quindi in data successiva al 26 giugno 2022; il certificato dei carichi pendenti ex art. 27 T.U. rilasciato non oltre 6 mesi antecedenti la data delle votazioni, quindi in data successiva al 26 marzo 2022; il curriculum vitae datato e firmato, privo dei dati sensibili (quali residenza, recapiti telefonici, e-mail); copia del documento di identità».

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