Caivano, il preside “di sinistra” Perna, elogia la Meloni: “Ci ha messo la faccia, spero nella rinascita”

Colpo di scena dalle zone “bonificate” dal governo Meloni, dalle quali emergono segnali imprevisti. Mentre a Roma la Schlein e i suoi bofonchiano sull’inutilità degli interventi sulla sicurezza a Caivano, nel Parco degli “orrori” e di Gomorra, qualcuno che è “di sinistra, anzi, malato di sinistra”, come si definisce, ammette sinceramente di aver apprezzato quanto fatto e annunciato finora dal governo di destra, alla faccia anche del disfattismo di Saviano, secondo cui “è tutto inutile” e “non serviranno a niente arresti e rinforzi di polizia”. Il preside di una scuola del Parco Verde, Bartolomeo Perna, non la pensa così…

“Sono qui da 19 anni e finché crederò nel mio lavoro resterò qua”, spiega Bartolomeo Perna, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Ic3 del Parco Verde di Caivano (Napoli), a margine della cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2023-2024 che vede la presenza, tra gli altri, del commissario straordinario Fabio Ciciliano, incaricato dal governo di individuare un piano straordinario di interventi infrastrutturali e di riqualificazione del territorio comunale​.

Interpellato sull’utilità dell’intervento del Governo Meloni, Perna ha risposto: “Condivido tutte le scelte del Governo. Io ho la ‘malattia’ di essere di sinistra, ma ho grandi speranze in questo Governo, che finalmente ci mette la faccia e la presenza. Non si tratta di essere di destra o di sinistra. Io non ho mai visto in questa scuola tante autorità e oggi sono qui. Io ho la speranza che tutto cambi. E’ una rinascita per Caivano e per tutte le Caivano che ci sono in Italia, perché dobbiamo ricordarci anche degli altri luoghi. Questa città deve dare l’esempio a tutte le altre Caivano che ci sono nel Paese, quelle periferie che fino ad oggi hanno lavorato a mani nude per portare la legalità e la scuola in quei quartieri dove non è ben vista”.

La passerella a Caivano anti-governo del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, non è invece piaciuta a don Maurizio Patriciello. “Che il nostro presidente della Regione dica che a Caivano al Parco Verde lo Stato non c’è è un’affermazione di una gravità inaudita. Un conto è se la dice il parroco o un cittadino, un’altra se la dice l’onorevole De Luca. Dobbiamo metterci d’accordo: se lo Stato non c’è, lo Stato deve ritornare, ma se ci è stato detto che non c’è vuol dire che c’è stato qualche problema”.

“Tutto il bene che c’è va messo in evidenza – ha aggiunto don Patriciello – non si mette in discussione e nessuno lo metterà mai in dubbio. Ma il bene che c’è a Caivano non toglie che abbiamo problemi seri al Parco Verde e a Caivano. Chiunque voglia fare l’aut aut è fuori luogo, c’è bisogno invece di un ‘et et’, perché quello che è successo in questi giorni è una cosa grave”.

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