BOOM Lite nella notte tra Conte e regioni Salta l’accordo: “L’accordo non regge”. È guerra, poi…

By Lucia Gallo (per ith24)

È un film interminabile. Succede subito dopo la conferenza del premier Giuseppe Conte. Sembrava cosa fatta, ed invece niet. “Così non ci sono le condizioni per riaprire da lunedì. Il dpcm è molto deludente. Non recepisce accordo politico raggiunto ieri”.

Ma poi, dopo ore di battaglia pare si sia trovato un nuovo accordo: “la soluzione è stata individuata inserendo un richiamo nella premessa del Dpcm al protocollo unitario delle regioni, che verrà poi allegato al testo del Dpcm nella sua interezza”. ‘

‘La verità – sostengono fonti di governo – è che alcuni governatori hanno paura delle responsabilità e volevano più garanzie, però Stefano Bonaccini – che è il presidente della conferenza delle Regioni – è stato bravo e la maggior parte dei Presidenti ci ha aiutato a chiudere”.

E te pareva: tutti cattivi tranne Stefano Bonaccini del PD. Ma inverosimilmente a calmare gli animi ci pensa il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia: “Lavoro intenso e molto utile per far ripartire il Paese in sicurezza. Legittime le richieste delle Regioni. L’accordo che riprende le linee guida delle Regioni per le ordinanze sancisce ancora una volta la leale collaborazione tra regioni e governo. Ringrazio i presidenti per aver sempre ricercato una soluzione nell’interesse del Paese. Ogni nuovo passo è fatto su un terreno nuovo per tutti e spesso serve un’assunzione ulteriore di responsabilità”.

Il film pare finito a lieto fine. O no?

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