Big Pharma nel pantano: ancora dubbi sui vaccini contro Omicron

Variante Omicron, è caos Big Pharma: tra annunci e smentite, non si capisce se i vaccini sono efficaci e quanto sull’ultima mutazione del virus. E così, intanto, lanciano un nuovo siero specifico contro l’ultima variazione virale. Insomma, le grandi aziende farmaceutiche si attrezzano. Certo, si affrettano a dichiarare, per avere risposte via via più chiare e risolutive circa l’incidenza delle fiale attualmente in circolazione sulla variante Omicron, occorrerà aspettare qualche settimana. Nel frattempo, però, i vertici di Pfizer, Moderna e J&J, produttrici di vaccini, hanno rilasciato alcune dichiarazioni riguardo la necessità, o meno, di riadattare il siero alla nuova mutazione del virus proveniente dal Sud Africa.

E allora, il Ceo di Pfizer, Albert Bourla, ha scritto su twitter: «Siamo pronti ad affrontare una variante come Omicron. Dagli studi sulle varianti Beta e Delta abbiamo stabilito un approccio per sviluppare e produrre versioni di varianti del nostro vaccino entro 100 giorni, se necessario. E chiederne l’approvazione alle autorità competenti». E alludendo alla possibilità che quest’ultima variante buchi, o meno, i vaccini, in un’intervista alla Cnbc il Ceo ha aggiunto (assai poco esaustivamente): rispetto all’impatto della Omicron: «Non penso che il risultato sarà che i vaccini non proteggono». «Penso che il risultato potrebbe essere, cosa che non sappiamo ancora, che i vaccini proteggono meno»

Un’incertezza di fondo che però, evidentemente, induce a lanciare sul mercato un nuovo prodotto immunizzante. Se è vero che, come la Pfizer, anche Moderna rilanciando l’allarme, ha sostenuto attraverso l’amministratore delegato di ModernaStephane Bancek. E in un’intervista al Financial Times, che «i vaccini esistenti contro il Covid potrebbero essere molto meno efficaci contro la variante Omicron del virus». A parere del Ceo, infatti, «l’elevato numero di mutazioni del nuovo ceppo della proteina spike. Come la rapida diffusione della variante. Lasciano pensare che i vaccini attuali dovranno essere modificati il prossimo anno». Aggiungendo tra le note a margine: «Penso che ci sarà un calo materiale (di efficacia, ndr). Non so quanto, perché dobbiamo aspettare i dati. Ma tutti gli scienziati con cui ho parlato….dicono, “questa cosa non va bene”»…

E ancora. Sulla stessa scia anche Johnson & Johnson. L’azienda fa sapere che valuterà il suo vaccino anti-Covid contro la nuova variante Omicron di Sars-CoV-2. E per farlo, sta testando il siero del sangue dei partecipanti agli studi sul richiamo completati e in corso, così da verificare l’attività neutralizzante contro il nuovo mutante. Allo stesso tempo l’azienda Usa rende noto contestualmente che starebbe lavorando a un vaccino specifico contro la variante Omicron. Dicendosi disposta a portarlo avanti a seconda delle necessità.

Insomma, per dirla con le parole confidate dalla vicepresidente senior di Pfizer-Biontech, Katalin Karikó – la scienziata che ha creato l’Rna messaggero per i vaccini contro il coronavirus – «la verità è che per ora non sappiamo. Tutti guardano ai numeri dei contagi in crescita. Però sappiamo anche quante differenti varianti sono già comparse finora: un’altra sudafricana, una giapponese, l’inglese, l’indiana, la latino-americana, ce n’è stata una in California. Semplicemente, il virus evolve continuamente. Questo però non significa che per ogni variante serva un nuovo vaccino.Magari possiamo scoprire che è diminuita l’efficacia contro l’infezione. Ma la protezione resta comunque molto alta contro la malattia».

Insomma, alla fine della fiera, tutto resta in sospeso, in attesa di nuove acquisizioni sulla variante Omicron. E nel mare di incertezze alimentate da annunci e smentite, ordini e contrordini, possiamo confidare per il momento nelle robuste risposte immunitarie umorali e cellulo-mediate generate dal vaccino. Augurandoci che prime dosi e booster facciano il loro dovere. E, indipendentemente dalla marca della fiala, ci proteggano di più e meglio anche contro quest’ultima, insidiosa, variante sudafricana.

Pubblicato da edizioni24

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