Ampliare l’organico sicurezza: “1400 militari in più”. Questo il piano del governo per rendere le strade sicure

La sicurezza si conferma un pilastro fondante di questo governo, come dimostra l’impegno per garantire la salvaguardia dei cittadini con l’operazione “Strade sicure“, che potrà contare sull’apporto di ulteriori 1.400 militari, per un totale di 6800 soldati dispiegati in tutta Italia. “Dopo il potenziamento delle assunzioni degli organici delle forze di Polizia, dopo la ragguardevole cifra di 1,5 miliardi stanziata nella legge di bilancio per il rinnovo del contratto del comparto sicurezza e difesa, arriva un ulteriore straordinario segnale di attenzione nei confronti della sicurezza dei cittadini italiani”, è il commento del sottosegretario di Stato al ministero dell’Interno, Nicola Molteni.

Di questi 1.400 nuovi militari del contingente Strade sicure, ben 800 saranno destinati al servizio nelle stazioni ferroviarie, quindi nei “siti sensibili e territori per rafforzare gli strumenti di protezione, vigilanza e controllo per la sicurezza delle comunità locali”. A Bari, per esempio, saranno destinati 141 militari, che rappresentano il 20% in più rispetto a quelli già presenti in città per il presidio del territorio. In Sicilia, invece ne arriveranno altri 130, per un totale di 601 uomini e donne in divisa per la tutela dei cittadini. “Dopo anni di tagli dei governi di sinistra, un nuovo impegno mantenuto da Governo e dal ministero dell’Interno che oggi considerano, invece, la sicurezza una priorità, vera precondizione per lo sviluppo e il rilancio del Paese”, è il commento di Molteni a fronte dell’incremento di uomini sul territorio.

A Milano l’aumento sarà di 150 unità, che porteranno il numero di militari impegnati in Strade sicure a un totale di 801 unità. A Roma verranno inviati 200 uomini, per un totale di 1394. Altri 125 saranno inviati a Napoli, facendo così aumentare le presenze fino a 774. Una sicurezza in più per i cittadini, soprattutto in quelle parti della città che mostrano maggiori criticità, come le stazioni o le zone di passaggio del centro, dove insistono anche obiettivi sensibili. Altri 50 militari verranno dislocati a Torino e 60 a Firenze (120 in tutto in Toscana), 15 a Siena e 60 in Calabria: il ministero ha predisposto una copertura maggiorata sul territorio in base alle singole esigenze di ogni regione o città, prevedendo il ritorno dei militari anche laddove era stato sospeso il loro impiego. L’invio di 15 militari ad Ancona, 20 a Cosenza, 15 a Grosseto, 15 a Parma, 15 a Prato, 15 a Siena e 15 a Vicenza rappresenta un forte segnale da parte dello Stato per far sentire la sua presenza anche in città dove, non era mai partita l’operazione Strade sicure.

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