Alluvione, il generale Figliuolo smentisce le balle della sinistra: ripartenza veloce. Pronti i primi 876 milioni

Il generale Figliuolo sbugiarda le lagne della sinistra in servizio effettivo e permanente su annunci catastrofistici e sterili polemiche. E in un’intervista al Corriere della sera, tra prospettive, problemi e dati, snocciolando i numeri di un piano esecutivo e dettagliato, fuga ogni dubbio, e sgomberando il campo da recriminazioni demagogiche e supposizioni sibilline, annuncia: «Sarà una ripartenza veloce, ma sempre nel rispetto dei principi della buona amministrazione. La presidente Giorgia Meloni si è immediatamente recata sui luoghi colpiti».

Non solo. Entrando nel merito di cifre e dettagli, commissario straordinario per la ricostruzione in Emilia-Romagna, Marche e Toscana spiega anche: «Le risorse che il governo ha stanziato sono importanti:4,5 miliardi di euro, di cui circa 2,8 miliardi al momento a disposizione della struttura commissariale. Sulla contabilità speciale del commissario i primi 876 milioni di euro da destinare alla messa in sicurezza del territorio. Con queste risorse si darà luogo al pagamento immediato dei lavori già effettuati e in corso».

«Abbiamo pianificato e risarciremo tutti», rassicura con fermezza e soddisfazione Figliuolo, che poi dalle colonne del quotidiano di Via Solferino aggiunge a stretto giro: «Seguiranno a breve gli interventi di ricostruzione, di ripristino e di riparazione per le più urgenti necessità e finalizzati alla messa in sicurezza del territorio, per la tutela della pubblica e privata incolumità. Parliamo di circa 448 milioni di euro per il 2023», precisa Figliuolo. Uno schema geometricamente solido, stilato in nome di uno spirito di squadra le cui coordinate sono efficienza e tempismo.

Non a caso, il commissario straordinario sottolinea sul punto: «Non ci sono state difficoltà, disponevo già di una squadra pronta e con grande esperienza. Ci siamo messi subito al lavoro, già da giugno, prima della formalizzazione della mia nomina a Commissario straordinario il 10 luglio. All’inizio abbiamo dovuto recepire le esigenze degli amministratori locali e della popolazione, per fare una stima dei danni e dare un ordine di priorità agli interventi da eseguire prima di poter procedere con i ristori. È un lavoro complesso, che deve seguire passaggi logici».

Infine, sbugiardando voci e dicerie, sulla sinergia in campo con altre cariche istituzionali, Figliuolo assicura: «Con Bonaccini, come con i presidenti Giani e Acquaroli, c’è un rapporto istituzionale e professionale ben solido, che risale alla mia esperienza da commissario alla campagna vaccinale e al contrasto alla pandemia. C’è un quotidiano confronto costruttivo – prosegue Figliuolo –. Ora procederò su due direttrici, ricostruzione privata e pubblica». Quindi puntualizza: «Sulla prima voglio ricordare quanto già ribadito dal presidente del Consiglio: la prospettiva del governo è il totale risarcimento dei danni subiti».

Poi conclude: «Per procedere in questa direzione abbiamo necessità di acquisire stime precise e dettagliate che consentano una corretta quantificazione dei danni. E, quindi, dell’adeguato fabbisogno finanziario che il commissario deve richiedere al governo e che quest’ultimo deve stanziare». Il piano è pronto e in corso d’opera. E i gufi messi tacere ancora una volta…

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