Ai Campi Flegrei la terra continua a tremare

Una nuova scossa di terremoto, che si aggiunge a quelle segnalate ieri nella stessa area che già lo scorso mese era finita alla ribalta nazionale, destando preoccupazione. La terra continua insomma a tremare nei Campi Flegrei stando se non altro alle ultime rilevazioni dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Proprio stamani l’Ingv ha infatti rilevato movimenti: l’ultima scossa, in ordine cronologico, è stata avvertita oggi poco dopo le 12.30, con una potenza di magnitudo 3.6. L’epicentro è stato localizzato dalla sala operativa dell’istituto nella zona del Napoletano compresa fra i Campi Flegrei e Pozzuoli, ad una profondita di circa 2 km. Un movimento tellurico avvertito distintamente anche da parte della popolazione, stando se non altro alle segnalazioni sui social network.

Ma stando a quanto riporta la stampa campana, quella odierna sarebbe stata come detto solo l’ultima scossa in ordine cronologico ad aver interessato i Campi Flegrei, visto che già ieri era tornata l’allerta a causa di sue scosse “minori”. La prima, di magnitudo 1.4 sarebbe infatti stata segnalata sempre dall’Ingv nel pomeriggio, alle 16:28. E la seconda, di magnitudo 1.9, era stata avvertita a qualche ora di distanza (alle 19.57, per l’esattezza). Quest’ultima sarebbe stata localizzata a 2 km di profondità, in corrispondenza dell’uscita di una tangenziale. Si tratterebbe di fenomeni indotti dal bradisismo, secondo quanto già fatto sapere in precedenza dagli esperti. E queste ultime tre scosse erano a quanto sembra state “annunciate”: Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, aveva dichiarato lo scorso 12 ottobre di aspettarsi altri movimrnti dopo aver notato “un aumento della velocità di sollevamento del suolo della caldera”.

Una situazione costantemente monitorata insomma, sin dalla fine dello scorso mese. Anche dal governo: già una decina di giorni fa, il consiglio dei ministri aveva dato il via libera al decreto legge per garantire la sicurezza dei residenti dell’area, per un piano che dovrebbe prevedere lo stanziamento di 52 milioni di euro. Si è insediato un tavolo tecnico per l’applicazione dello stesso, che vede fra i partecipanti il sindaco di Napoli e della Città Metropolitana Gaetano Manfredi, il sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni e quello di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione. Nel piano di comunicazione, inoltre, si parla anche della realizzazione di iniziative “finalizzate alla diffusione della conoscenza dei rischi e delle buone pratiche di protezione civile presso la popolazione delle aree interessate”. L’attenzione resta insomma alta e a breve potrebbero esserci ulteriori novità.

Pubblicato da edizioni24

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