Uno scontro durissimo. A Di Martedì volano parole grosse tra Giovanni Floris e Michele Santoro. Al centro del dibattito del talk show di La7 c’è l’Europa e la sua inerzia davanti alle sfide sul panorama internazionale. Michele Santoro chiede l’intervento di Bruxelles sulla guerra in Medio Oriente. Un intervento che a suo dire tarda ad arrivare. Santoro ne ha anche per l’opposizione: “Dov’è cosa fa? Dice qualcosa sugli ostaggi che sono nei tunnel di Hamas? Dice qualcosa? Dov’è l’opposizione, dov’è l’Italia?”, sbotta il teletribuno.
Ma di fatto la sua tesi non convince, l’Italia col governo Meloni ha una posizione chiara e sta in modo convinto al fianco di Israele. E così interviene Giovanni Floris: “Michele questa è la democrazia. Può piacere o no ma ora governa la Meloni. E sul fronte dell’Europa attendiamo il voto e vedremo poi la posizione che assumerà”. Santoro sbotta: “Ma che me frega delle elezioni!”. Floris ribatte in modo duro: “Come che ti frega delle elezioni? Che vuoi fare? Entriamo a palazzo Chigi?!”. Lo scontro si accende con Santoro che difende la sua posizione e con Floris che ribatte: “Ci sono le elezioni, votiamo ogni quattro anni ed è su questo che dobbiamo basare le nostre posizioni”. Niente da fare, Santoro continua a urlare senza sosta buttando il dibattito in gran caciara come è abituato a fare negli ultimi tempi. Santoro ha qualcosa che ricorda anche Maurizio Landini, l’uso spropositato dell’urlo che tocca decibel sgradevoli, soprattutto per chi segue il dibattito in tv. Ma ormai il teletribuno ha solo questa arma per farsi sentire: gridare le sue convinzioni magari in vista di una candidatura alle Europee. La sua campagna elettorale a quanto pare è già cominciata. Non resta che mettersi i tappi nelle orecchie.
