By Gaetano Daniele
È determinato il giornalista che ha acceso i riflettori sul finanziamento di 3,5 milioni di dollari dato in una valigetta in contanti dal Venezuela al Movimento 5 Stelle. Marcos García Rey non ha dubbi. Per lui è tutto vero. Anzi. Guai a dubitare. E, attraverso alcune sue dichiarazioni alla stampa italiana, tiene a precisare che questa inchiesta la segue da oltre 3 anni. E non ha lasciato nulla al caso.
“A febbraio mi è arrivato via posta quel documento, che raccontava una storia. Ho fatto tutte le verifiche necessarie per controllare se fosse autentico. Non lo ho pubblicato il giorno dopo. Solo dopo tre mesi di riscontri ho deciso di pubblicare l’articolo”.
E nonostante i 5 Stelle ora minacciano querele, al giornalista di Abc, la notizia pare non sfiorare minimamente: “Uno dei riscontri che ho cercato in questi tre mesi è stato appunto quello sia del console Giancarlo Di Martino che di Luigi Di Maio, Vito Crimi e Beppe Grillo. Ho mandato appunto un paio di e-mail a testa, ed ho riscontrato che hanno letto. Nessuno ha risposto. Se lo ritengono opportuno, possono fare tutte le querele che vogliono. È un loro pieno diritto. Però io sono tranquillo”.
Insomma, Marcos García Reynon teme querele. Ammesso che arrivino. Al momento sembrano essere temerarie. Ma staremo a vedere.
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