Nigeria, cristiani perseguitati: rapito un altro sacerdote mentre andava a celebrare la Messa

Cristiani sotto attacco in Nigeria: un altro sacerdote rapito a ridosso della liberazione di un missionario sequestrato sabato scorso, dimostra frequenza e entità dell’offensiva violenta in corso nel Paese contro i religiosi. Non c’è tregua per i sacerdoti nello Stato africano affacciato sul golfo di Guinea. Dopo la notizia della liberazione dei due preti rapiti e liberati nel giro di 24 ore domenica con un blitz delle forze dell’ordine, Fides riporta un altro caso che arriva dalla diocesi di Otukpo, nello Stato di Benue (nel centro nord della Nigeria). Il caso di Padre Amodu, sacerdote della Congregazione dello Spirito Santo (Spiritani), che i rapitori hanno portato via con la forza mentre andava in chiesa.

Il rapimento è avvenuto ieri intorno alle 5 del pomeriggio, lungo la strada Otukpo-Ugbokolo, mentre il padre spiritano stava andando a dire messa in un villaggio. Come anticipato anche a proposito del missionario italiano liberato domenica, Padre Amodu, che presta servizio presso la chiesa del Santo Spirito di Eke-Olengbeche, è solo l’ultimo dei sacerdoti vittime di rapimenti – o di tentativi fortunatamente falliti – avvenuti anche nei giorni scorsi in diverse parti della Nigeria. Non solo. Come riferisce anche l’Ansain queste ore, l’accanimento contro i religiosi sembra non dare tregua a nessuno. «La violenza ha toccato anche una chiesa cristiana anabattista a MubiStato di Adamawa. Uomini armati hanno attaccato la residenza di un pastore, il reverendo Daniel Umaru, ucciso due suoi figli e rapito la figlia di 13 anni. Il religioso, ferito, è in gravi condizioni in ospedale».

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