Fratelli d’Italia fa sul serio e rilancia la raccolta di firme per mandare a casa il ministro dell’Interno. “È ufficiale: con la Lamorgese al Viminale porti spalancati e rave party assicurati”, è l’amara conclusione di Giorgia Meloni che su Facebook torna ad affrontare il nodo immigrazione clandestina. E a denunciare le maglie larghe del ministero in materia di sicurezza e contrasto all’illegalità. Ultimo esempio di impunità i festini organizzati nei centri sociali della Capitale. Con buona pace della legge e della normativa anti-covid.
“Il centro sociale Spin Time di Roma”, scrive la leader di Fratelli d’Italia, “lo stabile occupato già famoso per esser stato teatro di confronto tra esponenti di sinistra e dove è partita la campagna elettorale del neosindaco Gualtieri, torna ad essere luogo di feste abusive. In barba a qualsiasi norma e principio di legalità”. Un insulto – conclude la Meloni – a tutti gli imprenditori che lavorano onestamente. A dare notizia della riapertura della discoteca all’interno del centro sociale all’Esquilino è Il Messaggero. Che riferisce dell’ennesima ressa di ragazzi. Che hanno potuto accedere alla somministrazione di alcol a basso costo, senza limiti di età e, soprattutto, senza alcun controllo. Tutto in nero, dai proventi degli ingressi a quelli dei drink, con incassi da migliaia di euro per chi gestisce abusivamente il palazzo.
La situazione è ormai fuori controllo. Dalla gestione della piazza no green pass alla tutela della sicurezza dei cittadini passando per i mancati controlli dell’abusivismo il Viminale fa acqua da tutte le parti. E cittadini lo hanno capito. Su Facebook la Meloni annuncia che la mozione di sfiducia nei confronti del ministro Lamorgese va a gonfie vele. “Sono oltre 150mila gli italiani che hanno già firmato a sostegno della nostra mozione. I cittadini sono stufi di subire l’incapacità di Lamorgese”.