Von der Leyen si faccia i fatti suoi sui. Ed è bufera per le “minacce” sul voto: “Impari a rispettare l’Italia, non il Pd”

Lo scivolone della Von der Leyen provoca durissime reazioni. Quelle parole sul risultato delle elezioni in Italia («se le cose andranno in una direzione difficile, abbiamo degli strumenti, come nel caso di Polonia e Ungheria») sono gravissime. Una vera e propria “minaccia”, una inaccettabile invasione di campo.

«Consiglio alla presidente Von der Leyen di misurare i toni. È Commissario europeo e rappresenta tutti i cittadini del Continente, non solo quelli del partito e di Enrico Letta. L’Italia è Stato fondatore dell’Ue e nessuno, ripeto, nessuno può mettere in discussione il risultato di libere elezioni. Toni minatori e ricattatori li usasse verso i nazistelli e i filocinesi di casa sua fermo restando che non ci spaventano, mentre è sicuro che mettono in pessima luce chi li pronuncia». Lo afferma il deputato di Fratelli d’Italia, Fabio Rampelli. «Già», ricorda, «prese un granchio quando accusò l’Italia di essere lo Stato untore che diffondeva la pandemia. Poi si è oltretutto scoperto che il paziente era in Baviera. Chieda scusa, lo faccia anche ora. Se poi il suggeritore di certe improvvide affermazione è il Pd, allora abbiamo validi motivi di considerarlo un traditore della Patria».

«Le cose andranno bene, non serve usare questo linguaggio. Non devono esserci dubbi sulla serietà di un futuro Governo di centrodestra». Così Antonio Tajani. «Ll’Italia è un paese democratico libero che crede nei valori dell’Unione Europea. Siamo europeisti convinti, siamo dalla parte dell’Occidente. lo siamo sempre stati. Abbiamo dimostrato sempre grande serietà, credibilità, affidabilità. Quindi non ci sono problemi e non ci sarà da fare alcuna scelta: conoscono me, conoscono bene chi siamo, non credo ci sia da doversi preoccupare in nessuna parte del mondo, né a Bruxelles, né altrove».

«Io dico alla presidente Von Der Leyen, non dovete minimamente entrare nelle questioni italiane». Su Isoradio Matteo Renzi commenta le dichiarazioni della presidente della Commissione europea a Princeton. «Noi siamo per gli Stati Uniti d’Europa. Proprio per questo chiunque l’Italia elegga bisogna che l’Europa rispetti il voto degli italiani. Se anche vincesse la destra, l’Europa deve rispettare l’esito elettorale».

«Per me è una squallida minaccia, una invasione di campo non richiesta. La signora rappresenta tutti gli europei, non solo quelli di sinistra». Lo puntualizza Matteo Salvini, ospite di Mattino 5 su Canale 5. «Presenteremo mozione di censura a Bruxelles contro la signora. È bullismo istituzionale», conclude il leader della Lega.

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