Stop da gennaio 2024 alla cessione del credito e allo sconto in fattura: questa la novità sul Superbonus che emergerebbe dalla manovra approvata dal Consiglio dei ministri, come scrive il Sole24Ore. Altre due novità riguarderebbero il no alla proroga del termine del 31 dicembre per i condomini che hanno ancora diritto al 110%; e l’intenzione di rendere strutturale la possibilità di detrarre le spese in dieci anni per favorire i contribuenti con redditi imponibili più bassi e quindi a rischio di incapienza fiscale.
La detrazione in dieci anni, in particolare, ridurrebbe il rischio di incapienza fiscale ma potrebbe comunque non essere la soluzione migliore, soprattutto in una fase di inflazione come quella che stiamo vivendo. Per capire meglio il concetto, il Corriere della Sera propone questo esempio: “Se ipotizziamo una spesa di 50mila euro effettuata quest’anno per i lavori in un condominio che ha ancora diritto al 110% alle aliquote Irpef attualmente in vigore (che però con tutta probabilità a partire dal 2024 saranno modificate) in quattro anni si detraggono 13.750 euro all’anno equivalenti al netto di altre detrazioni e deduzioni a un imponibile di 48.142 euro; in dieci anni si detraggono 5.500 euro all’anno equivalenti a un imponibile di 23.200 euro”.
Per quanto riguarda le altre agevolazioni per la casa, invece, eco bonus e sisma bonus ordinari e bonus ristrutturazione scadono il 31 dicembre 2024. Il bonus mobili nel 2024 sarà ridotto a 5000 euro dagli 8000 attuali. Il bonus barriere architettoniche scade il 31 dicembre 2025 e ha diritto alla cessione del credito e allo sconto in fattura.