“FdI ai minimi”: un titolo a effetto ma non veritiero quello scelto da Repubblica per l’articolo di Ilvo Diamanti che illustra l’ultimo sondaggio realizzato da Demos&Pi. Dai dati che lo stesso quotidiano pubblica, si nota benissimo che il partito della premier non sia affatto ai minimi rispetto alle elezioni del settembre 2022. Infatti, se alle Politiche ha raccolto il 26% dei consensi, oggi ne ha invece il 28%, dunque ben due punti percentuali in più. Si tratta sicuramente di una cifra in calo se paragonata a quella del febbraio 2023, quando Fratelli d’Italia arrivò al 30,5%, ma certo non è il “minimo” da quando gli italiani sono stati chiamati alle urne.
Quella che può essere ai “minimi” è la fiducia nel governo, passata dal 55% dei primi mesi al 44 di oggi. Ma si tratta, in ogni caso, di un dato diverso. A colpire, tra l’altro, è il fatto che mentre Diamanti su Repubblica parla di un partito in crisi, Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera scrive invece tutt’altro. Sottolinea che FdI si rafforza, passando dal 27,5 al 28,5% dei consensi in un solo mese. Quale sarà quindi la verità? A quanto pare neanche i sondaggi, rilevazioni obiettive per eccellenza, riescono a restituirci una fotografia chiara e soprattutto imparziale degli andamenti politici.
Tornando al sondaggio di Demos&Pi, dopo FdI c’è il Pd di Elly Schlein al 20,2%, seguito dal Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte al 16,4. E ancora ecco la Lega di Matteo Salvini all’8,5; Forza Italia-Noi moderati all’8; Alleanza Verdi-Sinistra al 4,2; Azione al 4; Stati Uniti d’Europa al 4,1.