Migranti, attacchi da vaiasse di Schlein e Boldrini contro la Meloni. FdI: “Non sanno più che dire”

“Non sono d’accordo”, ma dove sta la novità? A Elly Schlein il successo internazionale del governo italiano sul memorandum d’intesa tra Ue e Tunisia, proprio non va giù. Anche in questo caso la barricadera segretaria del Pd va all’attacco del ‘pericoloso’ centrodestra. Agitando lo spettro di quella che chiama, con il consueto linguaggio criptico, “ottica securitaria”.

Accordi già visti, errori di prospettiva, scavalcamento dei diritti delle persone: parole in libertà da far inorridire persino la sinistra pensante, che non può negare il passo avanti compiuto da Bruxelles, su input del governo Meloni.. “Il memorandum d’intesa siglato tra Ue e Tunisia è basato, come gli accordi stretti nel passato con Turchia e Libia, sul tentativo di esternalizzare le frontiere dell’Ue. Un approccio con il quale non posso essere d’accordo”. E giù con la solita litanìa, sempre pronta, sul mancato rispetto dei principi di democrazia e dei diritti fondamentali delle persone.

Non smentisce la sua verve umanitaria neppure Laura Boldrini, versione globalist, che su Twitter definisce l’accordo con la Tunisia, “un buco nell’acqua per Giorgia Meloni”.  Che – udite udite – “ossessionata dall’illusione di fermare le partenze, ha fatto la spola con Tunisi. Ha implorato l’autocrate Saïed di bloccare ogni partenza irregolare verso l’Italia. E  ha trascinato in questa avventura anche l’Unione europea. La quale, non ponendo la clausola di rispetto dei diritti umani, ha tradito i suoi princìpi e la sua politica estera”. Sul finale l’accusa più immaginifica: “Ecco cosa succede quando si svende la dignità della propria Nazione (con la maiuscola, si sarà sbagliata)  e si cede al ricatto dei dittatori”. Ma il vizio di fabbrica del governo Meloni non era il patriottismo foriero di nuovi pericolosi nazionalismi? Oggi la sinistra radicale, invece, accusa il governo di svendere l’identità nazionale.

Da Fratelli d’Italia Francesco Filini è il primo a zittire la leader dem per le sue rocambolesche dichiarazioni contro il memorandum Ue-Tunisia. “Mettono in luce tutto il disagio della sinistra di fronte al capolavoro politico e diplomatico di Giorgia Meloni”, dice il senatore di Fratelli d’Italia. “Ormai sono disposti a tutto pur di non riconoscere i risultati che sta portando a casa questo governo. Anche ad andare esplicitamente contro la Ue: è innegabile che ormai è Elly Schlein la vera antieuropeista”. La spiegazione è ancora una volta ideologica. “Una Ue che decide di difendere i propri confini cooperando attivamente con gli Stati africani è una Ue che non piace alla sinistra globalista. E subito si tira in ballo il rischio democratico e il mancato rispetto dei diritti umani. Elly Schlein oggi ha dimostrato a tutti che la sinistra è arrivata ormai alla frutta”.

Anche Augusta Montaruli, vicepresidente di FdI a Montecitorio, smentisce le ricostruzioni della sinistra. “Il 50% dei migranti partono dalla Tunisia con flussi superiori anche rispetto alla Libia. Per questo la scelta di Giorgia Meloni di infittire il dialogo con questo Paese e di portare sulle nostre posizioni l’Europa è quella giusta”. Il blocco delle partenze, da un lato, e l’attuazione del piano Mattei, dall’altro, rappresentano la strada giusta per preservare i confini nazionali – conclude. Senza rinunciare a stare a fianco dell’Africa.

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