Grosseto: via Almirante incrocerà via Berlinguer, nel segno della pacificazione. Ma i comunisti sbraitano

Via libera, tra le polemiche, all’intitolazione di una strada a Giorgio Almirante, a Grosseto, con l’opposizione a fare invano le barricate e l’Anpi a protestare con i soliti slogan antifascisti. Ma la strada al leader del Msi si farà, dopo il voto del Consiglio comunale che ha respinto la mozione di minoranza del centrosinistra, composto da PdGrosseto Città Aperta e Movimento 5 Stelle. Un no alla strada della minoranza che vale un sì a maggioraza, anche se si attende un ultimo via libera della Prefettura.

Venti i voti contrari, dieci quelli favorevoli: la futura via Almirante si intreccerà con una via Enrico Berlinguer, creando la cosiddetta via della “Pacificazione Nazionale” ma neanche questo aspetto, che va incontro al superamento dei blocchi ideologici contrapposti tipici degli anni di Piombo, ha placato la sinistra e i partigiani. “Una pace per richiamare il rapporto di amicizia tra i due segretari di Pci e Msi”, ha difeso la sua scelta il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, anche se l’ultima parola per il via libera tocca al prefetto Paola Berardino, moglie del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che entro il 10 agosto dovrà ottenere il parere dell’Istituto storia patria regionale sulla validità del nome di Giorgio Almirante e pronunciarsi sugli eventuali disordini che potrebbero conseguire.

La decisione di intitolare una strada a Giorgio Almirante nasce nel 2018 su iniziativa dell’assessore comunale, oggi deputato, Fabrizio Rossi (FdI). Ieri, alla fine, per la terza volta in cinque anni, il consiglio comunale si è espresso: via della Pacificazione si farà, con via Giorgio Almirante annessa e connessa. Dura protesta del deputato Pd, Marco Simiani, con il solito fango “Intitolare la toponomastica locale a chi ha promosso la propaganda razziale e firmato editti che hanno portato all’uccisione di cittadini anche nei nostri territori non farà altro che alimentare tensioni sociali”. Per non parlare delle solite sterili polemiche dell’Anpi.

“Ad Altomonte, in provincia di Cosenza, via Almirante c’è da trent’anni e ad intitolarla non fu un gerarca di Salò ma Costantino Belluscio, che era stato il segretario di Saragat al Quirinale. Le polemiche su Grosseto sono ridicole”, dichiara Alfredo Antoniozzi vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. “Se si obietta sugli anni di Salò e sulle cose scritte da Almirante – dice Antoniozzi – allora bisogna essere coerenti e togliere ogni commemorazione a Dario Fo, ad Enzo Biagi, ad Eugenio Scalfari. Se io fossi sindaco intitolerei strade ai grandi italiani e tra questi – conclude Antoniozzi – c’erano certamente Almirante ma anche comunisti ortodossi e legati a Stalin come Togliatti. Almirante ebbe il grande merito, e lo dice il figlio di un ex ministro democristiano, di tenere la Destra nell’alveo della democrazia. Fare polemiche su queste cose è da commedia”-

Pubblicato da edizioni24

Pubblicato da ith24.it - Per Info e segnalazioni: [email protected]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.