Firenze, attentato al consolato Usa. La rivendicazione di Hamas: “È solo l’inizio”

By Francesca Galici

L’attentato al consolato Usa di Firenze sarebbe opera di Hamas. Questa, almeno, è la rivendicazione effettuata mediante un video che è stato inviato, tramite Telegram. Il video dura quasi due minuti ed è ripreso di notte, davanti al palazzo del consolato americano. “Oggi è il 30 gennaio. Tra 24 ore cominceremo, se Dio vuole, con la prima operazione ‘morte ai sionisti’ in Europa”, dice la voce fuoricampo in arabo, con sottotitoli in Italiano.

“L’obiettivo è il lancio di 2 bombe a 1-2 metri dal consolato generale degli Usa a Firenze, solo come avvertimento. Tuttavia, se l’Italia e l’Europa continueranno a sostenere i crimini di Israele e Usa inizieremo con la vera prima operazione e sappiate che oltre metà degli obbiettivi non sono israeliani o americani”, minaccia la voce. Il video è stato preso sul serio dall’antiterrorismo, vista la gravità della situazione dallo scorso ottobre. “È una situazione che non stiamo sottovalutando”, è il commento del procuratore di Firenze, Filippo Spiezia. Ovviamente, sono stati avviati tutti gli accertamenti del caso per valutare l’attendibilità del video. “Ho informato i colleghi di Eurojust che dispone di un registro giudiziario antiterrorismo e con loro lo scambio di informazione avviene in tempo reale. Una situazione da leggere valutando tutto lo scenario internazionale”, ha chiosato Spiezia.

Il rischio che in Italia e, in generale, in Europa, siano operativi lupo solitari e cellule dormienti legate al terrorismo islamico è ben noto. Inoltre, la guerra tra Israele e Palestina, con il rilancio del jihad da parte di Hamas, potrebbe aver dato il via all’azione. L’allerta antiterrorismo nel Paese è giù alta, la situazione è costantemente monitorata dalle procure e dai Servizi italiani. Ma anche solo il dubbio che un terrorista di Hamas possa essere arrivato a ridosso del consolato americano di Firenze per lanciare ordigni esplosivi, indica che, forse, siamo entrati in una nuova fase. Tutti i dispositivi di controllo sono stati attivati, gli accertamenti daranno risposte sull’attendibilità perché non è escluso che possa trattarsi anche di un falso allarme creato da emulatori.

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