Finalmente arriva il divorzio facile. La sentenza che ribalta tutto: ecco come fare

By Alessandro Ferro

La sentenza è storica e snellisce un processo senza dubbio lungo e macchinoso: una coppia che sceglie di percorrere la via del divorzio potrà farlo in maniera “snella” e “facile” in maniera praticamente istantanea e in un'”unica soluzione”. La Corte di Cassazione, infatti, ha reso pienamente operativa la riformza voluta dall’ex ministro della Giustizia, Marta Cartabia, che in realtà è in vigore già dallo scorso mese di febbraio.

Nel merito

Adesso, quindi, non si dovranno aprire necessariamente due diversi procedimenti, gli avvocati non avranno più due parcelle e non servirà nemmeno il doppio “contributo unificato”, una tassa che lo Stato richiede per svolgere alcuni atti giudiziari in materia civile e amministrativa come è il caso di un divorzio. In primavera c’erano state le prime sentenze pronunciate dai Tribunali di Milano, Vercelli e Genova ma sono stati osteggiati da altri giudici (ad es. Firenze) e una parte dei docenti universitari come scrive Repubblica. La Cassazione, invece, ha dato ragione a quanto stabilito dai tribunali dei capoluoghi sopra citati.

La sentenza pubblicata da IlSole24Ore è la numero 28727/2023 della Cassazione che ha giudicato ammissibile un ricorso da parte di una coppia effettuato con una “domanda congiunta e cumulata di separazione di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio”, con una “viva soddisfazione” espressa da parte dell’Organismo congressuale forense (Ocf). Si tratta – si legge in una nota – di un tempestivo della Corte di Cassazione che pone fine alla difformità di pronunce di merito ristabilendo un criterio univoco di interpretazione dell’art. 473 bis n. 49 cpc”.

In questo modo, il Tribunale di Treviso ha risolto una spinosa questione di diritto con gravi difficoltà interpretative spiegando che in materia di divorzio “nell’ambito del procedimento di cui all’art 473 bis 51 cpc è ammissibile il ricorso dei coniugi proposto con domanda congiunta e cumulata di separazione e di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio”. Prima di questa storica sentenza bisogna aspettare sei mesi per firmzare l’accordo, tornare dall’avvocato, riparlare con l’ex coniuge e inoltrare un secondo ricorso prima che si potesse pronunciare la sentenza.

Con la sentenza odierna, aggiunge la nota, “la Cassazione ha chiarito i dubbi interpretativi cosicché la normativa vigente può essere applicata in modo univoco e senza disparità di trattamento su tutto il territorio nazionale”. L’Ocf “auspica che l’introduzione di tale facoltà possa condurre un maggior rispetto delle linee guida in tema di giustizia previste dal PNRR”. Da questo momento in avanti, quindi, ecco che si può fare tutto in un’unica volta sia quando si parla di separazione che di divorzio, in una sola volta potranno essere soddisfatte le richieste che andranno a depositarsi in un unico atto in Tribunale.

Successivamente, grazie alla modernizzazione telematica, i giudici emetteranno in prima battuta la sentenza che riguarda la separazione e dopo 210 giorni quella di divorzio. In questo modo verranno snelliti i tempi, evitate lungaggini burocratiche tutte a danno dei cittadini risparmiando notevoli quantità di tempo ed energie.

Pubblicato da edizioni24

Pubblicato da ith24.it - Per Info e segnalazioni: [email protected]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.