Caso Fabrizio Corona, Gaetano Daniele: “Non è un assassino e neanche un delinquente. È solo un povero fesso”

Gaetano Daniele

By Gaetano Daniele

La croce persevera sulle spalle del povero Fabrizio Corona, l’hanno risbattuto in galera come fosse un pericoloso camorrista, un killer. Ma non lo volete capire che non è un assassino ma solo un povero scemo?.

Se fosse stato un delinquente non avrebbe reagito così, tagliandosi le vene neanche fosse stata la moglie gelosa e cornuta. Anzi. Avrebbe riso e strizzato l’occhio alle telecamere. È vero che in gattabuia sono tutti innocenti in attesa che venga resa loro giustizia, ma Corona è solo un povero fesso, classico del macho man, tutto muscoli e tatuaggi, ma che in fondo, se sbatti il piede in terra, non lo rivedi più.

Mi ricorda tanto la storia di un militare, tutto muscoli e tatuaggi che voleva per forza diventare come il Capitano. Voleva bruciare le tappe. E tutti i giorni gli diceva: voglio diventare come lei. Io sono come lei. Voleva i gradi senza sudarseli. Senza guardie. Senza missioni. Senza aver visto o sentito, almeno una volta, il peso delle responsabilità, del sacrificio. Ed ogni giorno si metteva al nostro pari, sol perché era due metri e tutto muscoli e ci vedeva pacati, tranquilli. Ma un giorno al Cap venne una brillante idea (scherzosa). Lo fece chiamare e gli disse: vuoi diventare come me? Vuoi i miei gradi? Ok. Lo fece salire in auto e lo portò con sé. Giunti alla piazza del Paese, gli indicò un uomo: devi ucciderlo. È una cellula terroristica, sta facendo saltare in aria la piazza causando la morte di vittime innocenti. Ma come, non ho neanche l’arma? Rispose il ragazzo. Fai tu, con le mani: spezzaci l’osso del collo, replicò il Cap. Il ragazzo guardò dritto negli occhi il Cap.aprì la portiera della macchina e iniziò a scappare. E da quel giorno nessuno più l’ha rivisto. Era solo un povero fesso esaltato ma che non avrebbe torto un capello neanche ad una bambola. Ecco, ogni volta che guardo Fabrizio Corona, mi viene in mente quel militare. È solo un povero fesso cresciuto di fisico muscoli e tatuaggi, ma che non farebbe male nemmeno ad una mosca. Se ha sbagliato, ha pagato. Ed il Procuratore gli tolga lo sfizio, legga gli atti.

Ha pure pubblicato un video sui social – poi censurato e rimosso – in cui si mostrava con la faccia sporca di sangue e inveiva contro tutto e tutti.

Ora il povero Fabrizio resterà in ospedale ancora per qualche giorno – ha dichiarato Ivano Chiesa, il suo avvocato – ha tentato di tagliarsi le vene non appena ha saputo la notizia.

Cari giudici, sappiamo bene che Fabrizio Corona non riuscirebbe a darsi neanche un cazzotto da solo e che il gesto è stato di protesta. Ma voi volete veramente che un povero fesso torni in cella quando ha già dimostrato, sentendosi, di rispettare il fine pena buono buono nel suo salotto di casa?

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