By Gaetano Daniele
Il premier Giuseppe Conte prima, il ministro della Salute Roberto Speranza e la ministra dell’Interno Lamorgese poi, hanno incontrato faccia a faccia il pm d Bergamo Maria Cristina Rota, sulla mancata istituzione della zona rossa a Nembro e Alzano Lombardo.
Un colloquio durato circa tre ore. Il presidente del Consiglio è stato ascoltato come persona informata dei fatti, così come i due ministri, della Salute e dell’Interno.
“Ho agito in scienza e coscienza”, ha ribadito il Premier Conte ai giornalisti rilanciando i 10 giorni degli Stati generali dell’economia, mentre il Popolo muore di fame. Anche se non si esclude che da persona informata dei fatti potrebbe essere indagata per strage.
Insomma, il premier dovrà convincere la Procura di Bergamo di non avere commesso errori (cosa assai difficile) visti i risultati a distanza di 3 mesi dell’epidemia. Difatti, vi sono ancora migliaia di persone in attesa della cassa integrazione nonostante l’avesse promessa per il 15 aprile. Conte andrebbe indagato anche per truffa.
Ma per il momento si deve accontentare dello stato d’animo dei cittadini italiani, che fuori palazzo Chigi lo attendono a suon di “buffone, buffone”.
Scusate, come si affida a questo – diciamo ministro DI MAIO – un caso di tanta importanza
qui ci vogliono persone con tanto di attributi –