Zelensky pressa la Nato sul sangue dei suoi uomini: “Siamo pronti alla controffensiva, moriranno molti soldati ma vinceremo”

“L’Ucraina è pronta a lanciare la controffensiva per riconquistare i territori occupati dai russi”. La conferma arriva dal presidente Zelensky in una lunga intervista al Wall Street Journal. Nella quale fa il punto della situazione militare e politica. “Crediamo con forza che avremo successo. Non so quanto ci vorrà, per essere onesti può andare in molti modi, completamente diversi. Ma ce la faremo e siamo pronti”. Zelensky ha riconosciuto la superiorità aerea russa e la mancanza di protezione da questa minaccia. “significa che in gran numero di soldati morirà”

Poi ha aggiunto, come ha già detto in diverse occasioni, che Kiev avrebbe voluto avere un maggior numero di armi dall’Occidente per la prossima campagna. Tuttavia, l’Ucraina è pronta a muoversi. “Vorremmo avere certe cose, ma non possiamo aspettare per mesi”, ha detto Zelensky, senza offrire dettagli sulla tempistica delle contromosse per la liberazione. Pochi giorni fa aveva ripetuto quanto detto durante il tour europeo e la visita a Roma (la guerra finirà quando avremo vinto).

Nel corso di una conferenza stampa con il presidente Alan Karis, Zelensky aveva assicurato che il risultato della controffensiva dovrebbe essere la liberazione dei territori ucraini. “E quando accadrà lo capirete. Questo non è un film, è difficile per me dire come sarà la controffensiva. La cosa principale è che la Russia lo vede, e non solo lo vede, ma lo sente”.  “Le forze di terra ucraine sono più forti e più motivate”, ha detto ancora nell’intervista il presidente ucraino. “Ma se non saremo in grado di resistere alla Russia, quell’animale, quella bestia svilupperà un gusto per la conquista e andrà oltre”, ha detto  riferendosi a Vladimir Putin.

Zelensky si è anche detto preoccupato che qualsiasi cambiamento nell’amministrazione americana possa influire sugli aiuti. “In una situazione come questa, quando c’è sostegno, si ha paura dei cambiamenti”, ha detto.  Ma una preoccupazione più immediata per il presidente ucraino, scrive il Wall Street Journal, è quella di garantire un percorso chiaro verso l’adesione del Paese alla Nato al vertice che si terrà a luglio a Vilnius, in Lituania. “Se non riceveremo un segnale a Vilnius, credo che non abbia senso che l’Ucraina partecipi a questo vertice”, ha fatto sapere. Quanto alla Cina, Zelensky si è augurato che Pechino non rimanga “a guardare la gente morire”.

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