Viminale vs Conte: ora d’aria si, ora d’aria no. Bonus 600 euro si, ma non arrivano i soldi. L’Italia di Conte è una macchietta!

By Pasquale Aveta (per ith24)

Il Premier Giuseppe Conte ora è davvero nel caos. Dichiara una cosa e la smentisce il giorno dopo. Promette il bonus di 600 euro per il 1° aprile, ma non arrivano i soldi. Manda in trincea medici ed infermieri senza mascherine e protezioni. Verrebbe da scrivere “che schifo; che vergogna; che Paese di merda. Ma in che mani siano? “, ma non lo diciamo. Aspettiamo. La firma sul nuovo Dpcm che di fatto ha dato il via alla proroga della chiusura di tutte le attività fino al prossimo 13 aprile , di fatto nasconde contraddizioni tra il premier e il Viminale. Per capire di cosa stiamo parlando bisogna partire dalla giornata di ieri. Una circolare del ministero degli Interni infatti spiegava le nuove misure legate allo sport e alle passeggiate dei genitori con i figli. Nei chiarimenti forniti dal Viminale si dava la possibilità ai genitori di passeggiare con i bambini vicino casa nel rispetto di tutte le norme del distanziamento sociale predisposte dall’esecutivo con i precedenti decreti. Ma con la firma di ieri sera sul nuovo Dpcm, il premier Conte ancora una volta ha smentito il Viminale.

Nessuna passeggiata con i bambini: “Noi non abbiamo affatto autorizzato l’ora del passeggio coi bambini. In fase di interpretazione abbiamo semplicemente detto che se ci sono minori e se un genitore va a fare la spesa, allora quei minori possono accompagnare il genitore. Ma questo non vuol dire andare a spasso. Non c’è alcun allentamento delle misure restrittive, tanto più che proprio adesso stiamo vedendo i primi effetti positivi. Non dobbiamo abbassare la soglie di attenzione”.

Insomma, è un Grande Fratello Vip, che l’italia in un momento di emergenza coronavirus ed economico come questo, non poteva assolutamente permettersi.