Verona, svolta sull’anziana uccisa: arrestato il figlio. La sua versione non ha convinto per nulla gli inquirenti

Nel giallo di Verona la svolta arriva nel tardo pomeriggio di oggi. Quando i carabinieri hanno arrestato il figlio 62enne (non già 52enne come precedentemente detto ndr) dell’anziana trovata questa mattina in casa, uccisa a coltellate. Era una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti. Quanto la pista della rapina finita in tragedia. Ed evidentemente, seguendo le orme lasciate dal killer. Ricostruendo gli eventi sulla base degli indizi e dei riscontri. Correlando dati e dichiarazioni, al termine di un lungo interrogatorio dell’uomo, tutto deve aver portato a lui: il 62enne figlio della vittima che dalle 18.30 di oggi è un uomo sottoposto a fermo di indiziato di delitto per l’omicidio dell’anziana madre.

Del resto, sempre più spesso, la cronaca insegna che davvero troppo frequentemente la chiave del giallo e gli indizi sul killer portano a un familiare della vittima In questo caso, allora, all’esito degli accertamenti eseguiti questa mattina. Nonché delle risultanze investigative e delle incongruenze rilevate in sede di interrogatorio, l’ordine di arresto spiccato dal pm Federica Ormanni, non poteva che ricadere sul figlio della vittima. L’uomo che questa mattina ha dichiarato di aver trovato la madre in un pozza di sangue. La persona che ha dato l’allarme dopo il macabro ritrovamento di quel corpo, esanime e con due coltelli ancora conficcati nella schiena. E che, qualche ora dopo, è risultato, purtroppo, anche il presunto autore dell’efferato delitto. I dettagli della vicenda saranno resi noti nei prossimi giorni dopo l’interrogatorio di garanzia e l’udienza di convalida del Gip.

Di più. Secondo alcune indiscrezioni riferite da Verona Sera, la versione di Bissoli non avrebbe convinto gli inquirenti. Inquirenti che non intendono tralasciare nulla. Specie data la brutalità dell’omicidio. Già, perché stando a quanto riferito dal sito giornalistico locale sopra citato, «il fatto sembra assumere sempre più i contorni di una feroce aggressione». E comunque, sul posto è arrivato anche il sindaco di Bovolone, Emilietto Mirandola, «il quale ha spiegato di non conoscere personalmente la vittima e il figlio». Sottolineando però, non a caso, che si tratta di «fatti che scuotono molto la comunità».

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