By Gaetano Daniele
Non c’è un settore che si salva. A partire dalla scuola. E i sindacati ne approfittano per scendere in piazza. Infatti, Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals , con una lunga lettera inviata alla Commissione al ministero dell’Istruzione e al Governo, hanno confermato lo sciopero di tutto il personale della scuola per l’intera giornata di lunedì 8 giugno.
La scuola soffre le scelte di una politica inadeguata sotto tutti i punti di vista.
A puzzare sono due punti, fondamentali: i concorsi per l’assunzione di 32 mila precari e la ripresa delle lezioni a settembre. Sul primo tema chiedono un concorso per titoli e non per esami. Sul secondo tema chiedono di ridurre il numero di alunni per classe e consentire una didattica a gruppi più piccoli.
Ed è proprio per questo che il mondo della scuola è in forte agitazione. Per non parlare del disagio delle famiglie e degli stessi alunni. E mentre si discute il dl scuola già approvato al Senato, la ministra Azzolina scompare. Una assenza ingiustificata che delinea ancora una volta il modus operandi di un Movimento 5 Stelle, inadeguato ad incarnare le istanze della società.
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