By Pasquale Aveta (per ith24)
L’appello di Alessandro Di Battista di vendere l’Italia alla Cina per tamponare l’economia italiana, ha creato una guerra interna al Movimento 5 Stelle già ai minimi storici.
“Vuole spaccare il Movimento, in questa fase cerca di dividere tra chi è duro e puro e chi è “venduto”»,così Ignazio Corrao all’Adnkronos, L’europarlamentare – uno dei firmatari dell’appello – spiega che al momento le adesioni sono circa cinquanta. Tutte “spontanee”. «Quanti sono i parlamentari? Una trentina» tra deputati e senatori. In lista anche diversi consiglieri regionali.
Ma la vera e propria rivolta arriva dalle chat interne. Per il deputato Francesco Berti si tratta di un metodo che “non porterà niente di buono. È un modo per salvare la faccia e apparire più puri di altri. Se prendiamo posizione come gruppo” osserva Marialuisa Faro nella chat visionata dall’Adn, “sarebbe l’ideale. Se poi dobbiamo spaccare ulteriormente il Movimento continuiamo ad aggiungere nomi” a quella che qualcuno ha già battezzato la “Dibba’s list”.
E dal web l’affondo finale: “vergogna sciacallo”.