Uranio, il Col. Calcagni a Sassuolo: “Deve finire il tempo in cui chi sbaglia non paga. Scuse da chi aveva il diritto di tutelarci e invece ha taciuto” (Video)

Rubrica Calcagni – ith24.it

È un eroe indiscusso. Un uomo di quelli rari. Un ufficiale che ha sempre condotto le sue missioni tenendo a cuore i suoi uomini. E non lo fermano né 300 pasticche al giorno né trasfusioni. Lui si chiana Carlo Calcagni, ufficiale del Ruolo d’Onore dell’Esercito Italiano. appartenente al GSPD (Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa). Plurimedagliato, orgoglio del mondo dello Sport.. i suoi successi da atleta lo confermano, dall’atletica al canottaggio, dal canottaggio al ciclismo: recentemente ha conquistato tre medaglie d’oro nel campionato italiano open di canottaggio indoor sulle distanze dei 500m, 2000m e nel trofeo dedicato a Filippo Mondelli.

Questo fine settimana nel campionato italiano assoluto di atletica paralimpica, a Padova, ha conquistato altre due medaglie d’oro e due titoli di Campione Italiano nel getto del peso e nel lancio del disco ed una medaglia d’argento nel lancio del giavellotto. Il suo nome è Carlo. Carlo Calcagni. Ma il suo obiettivo è anche quello di combattere le ingiustizie. Non solo quella che ha investito la sua persona, fatta di carte false e segreti di Stato, ma anche è soprattutto tutelare quel diritto, quasi negato, a tutte le vittime da cause di servizio.

Dal 14 al 18 giugno sarà impegnato nei Campionati Europei, a Bordeaux (Francia), dove sarà anche “capitano” straordinario del team che rappresenterà l’Italia nelle gare di ciclismo, il giorno 15 giugno nella prova a cronometro e il giorno 16 giugno nella gara in linea.

“Bisogna inchinarsi due volte verso le vittime del dovere, perchè le loro vite si sono spezzate facendo il proprio dovere. Non serve che il Parlamento italiano li ricordi in prossimità di date storiche o di quando sono caduti, per difendere la loro Patria, se poi li ignori da vivi. Ma bisogna anche ricordare le strategie e le trame ordite per destabilizzare l’assetto costituzionale, le complicità e le deviazioni di soggetti infedeli negli apparati dello Stato, le debolezze di coloro che tardarono a prendere le distanze dalle degenerazioni ideologiche e dall’espandersi del clima di violenza. Ed è giusto ricordare il coraggio di chi oggi, come il Colonnello Carlo Calcagni, non si piega ad una ingiustizia che fa più male della stessa malattia. Di chi ha continuato a difendere la libertà conquistata, il diritto e la legalità”. Così il Corvo, Forze Speciali italiane a ith24.

Guarda il servizio

Pubblicato da edizioni24

Pubblicato da ith24.it - Per Info e segnalazioni: [email protected]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.