Uomo di coraggio, Capitano Ultimo ospite d’onore al Festival della Canzone Cristiana: Un testimonial di grande valore simbolico per la sua storia

Capitano Ultimo venerdì’ 4 febbraio salirà sul Palco dell’Auditorium di Villa Santa Clotilde (Opera Don Orione), come ospite del Festival della Canzone Cristiana. L’evento che si svolge a Sanremo negli stessi giorni della kermesse musicale all’Ariston. “Un ospite insigne per ciò che ha rappresentato e rappresenta”. Così il direttore artistico Fabrizio Venturi dando la notizia. Un testimonial di grande valore simbolico per la sua storia suo coraggio e l’impegno sociale a favore dei minori degli ultimi tempi. Adatto allo spirito della kermesse voluta dal cantautore. “Che si prefigge di trasmettere i valori cristiani mediante la canzone. Realizzare un connubio creativo tra la canzone e la fede e tra la canzone e la lode a Dio”.

Al secolo Sergio De Caprio, il 15 gennaio del 1993, con un’operazione passata alla storia, arrestò dopo una lunga latitanza  di vent’anni Totò Riina, il capo di Cosa Nostra. Responsabile della morte del Generale Dalla Chiesa, dei giudici Falcone e Borsellino, di tanti carabinieri e magistrati. Capitano Ultimo ha ottenuto il grado di colonnello ed è stato a Roma vicecomandante del Comando dei Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente. All’attivo tante iniziative sociali e di volontariato. De Caprio ha fondato sempre a Roma la casa famiglia Volontari Capitano Ultimo, con l’obiettivo di realizzare progetti solidali a favore dei meno fortunati. Non ha mai nascosto le sue simpatie per la destra e la sua stima per Giorgia Meloni, tanto da ricoprire un ruolo politico, come Assessore regionale all’Ambiente della Calabria, voluto dall’indimenticabile Jole Santelli.

Lo scorso 15 gennaio in occasione del 29esimo anniversario dell’arresto di Riina, la cattura del capo dei capi, è stato protagonista di Ultimo Tv, un progetto televisivo curato da che gestisce il canale in streaming sui social. “Ho provato quello che si prova nella battaglia”, ha raccontato Capitano Ultimo dopo quasi trent’anni in un’intervista esclusiva. “La voglia di vincere, la voglia di trovare un nemico invisibile e quindi diventare invisibile per trovare un nemico invisibile e prenderlo. E lo abbiamo fatto con forza”. Un racconto ancora di grande impatto emotivo sulla preparazione dell’operazione. Le indagini che hanno portato all’arresto di Riina sono state eseguite utilizzando il metodo di Carlo Alberto dalla Chiesa perfezionato dal generale Mario Mori. “Mesi di pedinamento e riunioni operative tutte le sere”, racconta. Attesa e pazienza, osservazione e riflessione sono state le armi di vittoria della squadra comandata da Capitano Ultimo.

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