“Tutti albanesi”. A sinistra i tesseramenti sono sospetti, è caos

Nomi, indirizzi, recapiti telefonici. Su quei tesseramenti a Sinistra Italiana, pare che qualcosa non tornasse. E il primo ad accorgersene era stato proprio il segretario locale del partito, Antonio Canzano. A Siena le nuove iscrizioni al movimento politico progressista sono diventate un caso sottoposto all’attenzione dei carabinieri. Una serie di verifiche hanno infatti spinto il responsabile provinciale a rivolgersi alle autorità per chiedere chiarezza su presunte anomalie ravvisate sui nuovi iscritti.

In particolare, a insospettire Canzano erano stati i nominativi di alcuni nuovi tesserati di origini albanesi. A raccontare le proprie diffidenze è stato lo stesso segretario provinciale di Sinistra Italiana a Siena, che è anche il referente per il tesseramento. “Il 12 dicembre era l’ultimo giorno disponibile per fare il tesseramento 2022 e ho notato dieci nomi, tutti di cittadini di nazionalità albanese, tutti con una mail che conteneva un ’22x’ alla fine del nome e tutti inseriti nell’arco di mezz’ora. Alcuni condividevano lo stesso numero di cellulare, altri ne erano privi”, ha spiegato Canzano, come riporta La Nazione. Perplesso da quelle circostanze, l’uomo aveva così cercato di telefonare ai nuovi compagni di partito.

“Volevo dare il benvenuto nel partito ai nuovi iscritti ma il numero era staccato. Ho quindi proceduto a verificare gli indirizzi di residenza e ho scoperto che ci vivevano altre persone“, ha proseguito l’esponente politico, che a quel punto aveva deciso di contattare la direzione nazionale di Sinistra Italiana per esporre la questione. “Ho segnalato queste anomalie, ma loro mi hanno rassicurato. Dopo qualche giorno mi hanno fornito numeri di cellulare diversi, tutti con lo 0035, prefisso dell’Albania”. Anche in quel caso, Canzano aveva voluto approfondire e si era messo a contattare anche i nuovi recapiti telefonici.

“Volevo invitare i nuovi tesserati a partecipare alle future assemblee del partito, ma mi hanno risposto solo in due casi: uno era un uomo, residente a Tirana, che parlava poco la nostra lingua ma mi ha garantito di non essersi iscritto a nessun partito in Italia; l’altra era invece una donna, che ha ammesso di aver ‘prestato’ i suoi dati a un amico per fargli un favore“, ha ricostruito il politico. A quel punto, è scattato l’esposto ai carabinieri. “Ho presentato un esposto per capire se effettivamente queste persone esistono o non esistono. L’ho fatto per tutelare il mio nome perché sono solo io che in provincia di Siena sono referente del tesseramento e per tutelare l’onorabilità degli iscritti senesi… Mio malgrado mi sono sentito in dovere di farlo, poi ci dirà la magistratura”, ha osservato.

Sul partito guidato da Nicola Fratoianni, che a livello regionale era stato commissariato dopo le elezioni politiche, è caduto un nuovo grattacapo. La questione potrebbe infatti riguardare tutta la Toscana. “Viste le accuse lanciate dal segretario della Federazione di Siena, riteniamo urgente che si chiarisca la reale volontà e la correttezza dei tesseramenti 2022, non solo nelle province di Siena e Firenze, ma in tutta la Toscana. Per questo ho ufficialmente chiesto al commissario Paglia, nei luoghi deputati, di istituire una commissione speciale, da lui presieduta, che possa verificare puntualmente lo stato delle iscrizioni al nostro partito e procedere ad individuare eventuali anomalie, con l’obiettivo della trasparenza e della correttezza dei rapporti interni”, ha commentato infatti Ivan Moscardi segretario della Federazione Firenze di Sinistra Italiana.

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