Trionfo per Isabella Rauti che umilia Fiano (45,4) a Sesto San Giovanni. Il dem scalcia sul Pd: “Andrà anche peggio”

Isabella Rauti ha battuto Emanuele Fiano. Era considerata una sorta di sfida nella sfida quella nella rossa Sesto San Giovanni tra il dem e la senatrice uscente di FdI che se le sono date di santa ragione durante tutta la campagna elettorale.. In un collegio che sembra blindato, la senatrice di FdI ha umiliato il dem con numeri schiaccianti. La Rauti ha ottenuto il 45,4 per cento dei voti contro il 30.80 di Emanuele Fiano.  Il duello più simbolico tra quelli andati in scena non solo in Lombardia, quello per il collegio uninominale per il Senato U04 che porta il nome di Sesto San Giovanni. La Rauti torna a Palazzo Madama con il 45,4% delle preferenze. L’ormai ex parlamentare del Pd (Pd, Alleanza Verdi e Sinistra, +Europa, Impegno civico) si ferma poco sopra al 30%, staccato di oltre 14 punti. A distanze siderali restano Elena Sironi di M5S (9,5) e Tiziana Demma del terzo polo (9,2).

Proprio lì nell’ex Stalingrado d’Italia Isabella rauti si è battuta ben sapendo della difficoltà della competizione: Fiano in un lungo post su Fb le concede “l’onore delle armi”, per così dire. “Scrivo quello che è giusto scrivere e che in Democrazia bisogna scrivere. Ha vinto la destra italiana guidata da Giorgia Meloni, gli italiani hanno scelto lei oltre ogni dubbio e ovviamente avrà il diritto di governare. Nel mio collegio ha vinto Isabella Rauti e sarà lei a rappresentare questo collegio al Senato della Repubblica. Questa è la Democrazia“.

Non per questo omette di accennare agli errori commessi dal suo partito, il Pd. “Non per questo modificherò il mio giudizio sui valori che lei esprime. Ha perso il PD- ammette Fiano- .Oltre a quello che succederà nella Lega e che mi interessa relativamente. Ha perso il PD per molte ragioni, ma sono tutte nostre. Le ragioni, e le scelte che ci hanno portato qui, al peggior risultato complessivo che io ricordi. Abbiamo affrontato una elezione maggioritaria sostanzialmente da soli e non poteva che finire così”. Severissimo con la strategia complessiva del suo partito che si sta attestando ormai sotto la soglia psocologica del 20 per cento. “Ho dato tutto me stesso come ho sempre fatto, in questa campagna elettorale ed in questi anni. Con disciplina ed onore, e ho fatto errori di valutazione. Grazie a Mauro, a Biagio, a Michela, a Luca e a Vito e a tutti quelli che mi hanno aiutato e che ci hanno creduto. Se non affronteremo gli errori fatti sarà ancora peggio. Adesso -conclude- al lavoro da qualsiasi postazione sia, per il bene del paese”.

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