Travaglio, quelle strane allusioni volgari contro la Chirico, ma tutti tacciono

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Se a scivolare è Marco Travaglio si chiude un occhio. L’avvocato difensore di Conte e 5 Stelle Marco Travaglio, oggi nel suo consueto editoriale colpisce la giornalista Annalisa Chirico. Ecco cosa ha scritto: “Il libro di Annalisa Chirico: ci vorrebbe la triade Salvini-Draghi-Renzi. Ma poi ci vorrebbero pure tre lingue come le sue per leccarli tutti e tre”.

Ovviamente non se n’è accorto nessuno. O, se se ne sono accorti, hanno fatto finta di nulla. Non è la prima volta e non sarà l’ultima. Travaglio aveva già dato prova della sua delicatezza lessicale scrivendo che Maria Elena Boschi era “trivellata dai pm”.

Nessuna Boldrini o tantomeno qualche sua emula invece difenderà la Chirico così come non sono state difese quelle prima di lei e quelle che verranno dopo. Eppure l’allusione di Travaglio è anche peggio di quel “patata bollente” rivolto a Virginia Raggi che costò a Feltri una vera e propria crocifissione mediatica. Due pesi e due misure, ormai ci siamo abituati. Del resto Feltri non ha mai ottenuto nomine in Enel.

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