Travaglio-Lucarelli? Il flop è servito, il quiz sul Nove fa ascolti da gradi della Russia: prove di propaganda grillina? Da rifare

Il duo Travaglio-Lucarelli fa flop nel nuovo quiz politico confezionato per loro sul Canale Nove. Al suo esordio Carta Cantaha registrato 252.000 spettatori (picco di 310.000) e il 2,5% share. Anche sui sociali i giudizi sono stati molto tiepidi, nonostante alle spalle del quiz di politica vi sia una macchina niente male, dal Il Fatto quotidiano, alla Lucarelli che sui social sposta valanche di follower. Del resto, quel po’ che si è visto nella prima puntata è imbarazzante. Travaglio e Lucarelli sembrano molto ingessati. Lei fa da “notaio” della bontà delle risposte date dai concorrenti. Nulla a che vedere con la verve polemica che può sfoderare a “Ballando”. Un ruolo molto in sordina per una che ama essere protagonista.

E lui, Travaglio che tenta di imitare grossolanamente Mike Bongiorno azzardando una piroetta e un “allegria” che di allegro non ha nulla. Imbarazzante.  Il meccanismo del quiz è lento: concorrenti sconosciuti devono rispondere a domande di cultura generale su politica, attualità e informazione, senza un minimo di brio. Il quiz si sta attirando molte critiche, non ultima quella di fare da sponda al M5S. In un  video estrapolato e diffuso sui social da Massimo Falcioni (rilanciato dal Giornale) si vede come Travaglio e Selvaggia Lucarelli facciano quasi da “appoggio esterno” al fu governo Conte. Sempre rimpianto dal direttore del Fatto. Che anhe ora parla  di impresa epoca condotta dall’ex premier nella vicenda crisi di governo.

Ebbene, è andata in scena addirittura una goffa difesa della ministra dell’istruzione Azzolina. Travaglio ha posto una domanda al concorrente . Il ragazzo avrebbe dovuto indovinare il nome del personaggio misterioso partendo da due indizi: ministra e rotelle. Un’associazione non difficile da indovinare per chi ha seguito la polemica su un inutile spreco di denaro di così vaste proporzioni. Ovviamente, il concorrente ha risposto correttamente. Poteva finire lì, invece  Marco Travaglio ne ha approfittato per fare la sua difesa d’ufficio di un provvedimento assurdo che ancora grida vendetta. Con la Lucarelli silente e senziante: “Potremmo cogliere l’occasione per chiarire che i banchi a rotelle furono ordinati dai dirigenti scolastici; non fu un’idea del ministro o del commissario Arcuri, come viene sempre raccontato“. Eppure, fu proprio il ministro Lucia Azzolina a menzionarli per la prima volta.

Insomma, ogni occasione è buona per parlaare dei grillini “ingiustamente” messi alla berlina. Altro esempio, altra domanda: da indovinare un nesso tra “Natale” e “Roma”: la riposta è “Spelacchio”. E anche in questo caso va in inda lo “spiegone” di Travaglio per rinverdire la memoria  su come  Raggi fosse stata massacrata ingiustamente per quell’innocente alberello. Due indizi in poco tempo fanno una prova sul cosa il quiz intende veicolare tra una domanda e l’altra: pillole di propaganda grillina. Malriuscita.

Pubblicato da edizioni24

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