Tarro prende per il cravattino Conte: “Fuori i nomi. Voglio sapere chi giustifica la proroga di un’emergenza che non esiste”

Tarro contro Conte. In un tweet il professore posta: «Fuori i nomi. Voglio sapere chi giustifica la proroga di un’emergenza che non esiste». Come dire: chi ha consigliato a Conte di prolungare lo stato d’emergenza fino al 31 dicembre, ci metta la faccia. Al professor Giulio Tarro, insomma, la decisione del premier, già annunciata, di voler procrastinare lo stato d’emergenza da coronavirus  di altri 6 mesi, non torna proprio. E prova ad andare in fondo alla vicenda. A svelarne contorni, perché e, soprattutto, nomi.

Con la proroga infatti, suggerita o caldeggiata da chi, non è ancora dato di sapere nel dettaglio, il premier si auto-assegnerebbe pieni poteri fino alla fine del 2020. Ossia, concretamente, per quasi un anno intero. Un totale di una lunga stagione di procedure democratiche sospese. Mai accaduto niente di simile, se non in tempo di guerra. Tanto che, all’apice dell’esplosione epidemiologica, a nessuno, neppure all’opposizione, è balenato neanche nell’anticamera del cervello di scandalizzarsi dell’accentramento dei poteri a Palazzo Chigi o, di contro, di fare pressione per cambiare le carte in tavola.

Certo, già verso la fine della Fase 1. E sicuramente con l’avvio della Fase 2, la protesta ha iniziato a montare e da più fronti. Con il dissenso e il malcontento che, dalla comunità politica alla società civile, passando per la comunità scientifica, hanno cominciato a farsi sentire e a dilagare sempre più insistentemente. Ora, poi, si va verso la proroga dello stato d’emergenza al 31 dicembre. E di conseguenza, con un allungamento dei tempi di smart working e restrizioni quotidiane di vario genere. «Ragionevolmente, ci sono le condizioni per proseguire lo stato di emergenza per il coronavirus dopo il 31 luglio», ha infatti cominciato a ventilare nelle scorse ore il presidente del Consiglio.

Salvo poi, inserire una parziale retromarcia in serata per correggere il tiro. «Non ho detto oggi che il Governo ha deciso di prorogare lo stato d’emergenza», ha quindi asserito Conte. Poi ha concluso: «Ho anticipato quella che potrebbe essere una proposta che valuteremo tutti insieme. Questa proposta non significherebbe che la curva epidemiologica ci sta sfuggendo dal controllo, piuttosto ci consentirebbe di continuare a monitorare la curva epidemiologica e intervenire laddove necessario». Di qui i dubbi dei virologi, la richiesta del professor Tarro.

Il professore, come riporta il sito di Giornalettismo, è un «virologo di fama mondiale che ha sempre sostenuto che il coronavirus sia stato sfruttato per motivi politici. Ossia, per giustificare un regime di diritto speciale e conservare posizioni di potere lontane dal consenso popolare. Tanto che Giulio Tarro ha pubblicato un tweet polemico in cui posta: «Vorrei sapere da virologo nomi e cognomi degli esperti che hanno consigliato a Conte di prolungare uno stato di emergenza epidemiologica che non esiste. Che è solo una invenzione a scopi politici», ha scritto il virologo sul social network. Taggando, tra gli altri, Vittorio Sgarbi e Luca Telese.

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