Suor Anna Monia Alfieri dice basta alla sinistra del pensiero unico: “La Meloni è stata votata dagli italiani, è la democrazia”

«La vera novità non è una donna premier ma un possibile governo che ha impostato la propria campagna elettorale su punti di programma possibili, realizzabili. E con il popolo che può verificarli almeno sul capitolo scuola. Io so per certo che una scuola libera per tutti oggi è possibile». Lo ha detto all’Adnkronos Suor Anna MoniaAlfieri, volto noto della televisione, nonché Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana e paladina delle scuole paritarie.

«Parto dal presupposto che a me non interessa che sia un uomo o una donna il futuro premier. A me interessa che sia una persona che abbia voglia e desiderio di lavorare per il bene del Paese, in un momento particolare della sua storia. D’altronde, il percorso più che ventennale della Meloni in politica non mi pare sia mai stato impostato sull’essere donna. Piuttosto, abbiamo tutti verificato come la sua stessa campagna elettorale sia stata impostata sul riscatto, sulla possibilità per i giovani di partire dalla periferia e riscattare la propria storia ponendosi al servizio di un grande ideale o di un Paese».

«La grossa novità, tipica forse questa sì delle donne, è quella del coraggio e della consapevolezza che occorre lavorare sodo perché i figli non si deludono. Coraggio consapevole, questo si che possiamo definire una merce rara che piace, tipico delle donne che mai reagiscono con quel trionfalismo dai balconi che divide. L’Italia ha tante potenzialità e sono sicura che il nuovo governo le saprà fare emergere. Occorrerà, dall’altra parte, una opposizione seria e responsabile», ha concluso Suor Anna Monia Alfieri- «Il fatto che Giorgia Meloni sia di destra non credo che possa destabilizzare. È stata votata dagli italiani e, in quanto votata, ha il placet della democrazia. Le auguro di poter realizzare quanto agli italiani ha promesso. Occorre poi fare tutti uno scatto di maturità e non evocare il passato come uno spettro.Il passato è maestro di vita ma non possiamo trincerarci dietro schemi e preconcetti. Ecco perché auguro alla premier in pectore buon lavoro, serio e responsabile».

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