Stipendi dei deputati fermi, i 5S cavalcano l’onda. Giachetti li sputtana: “Miserabili”

“L’ufficio di presidenza ha confermato quello che per 16 anni è stato deciso, che gli stipendi dei deputati sarebbero rimasti quello che sono. Il leader del Movimento 5 Stelle Conte e il questore dei 5 Stelle si sono intestati quella battaglia, ma la decisione è stata presa all’unanimità, quindi potete essere definiti politicamente solo con un termine: siete miserabili”. Con un intervento durissimo il deputato di Italia Viva Roberto Giachetti ha attaccato i grillini.

Un intervento infuocato in Aula di Montecitorio, che ha trovato il pieno sostegno di FdI. Tommaso Foti,capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha commentato a caldo:  “Smascherati i Cinquestelle, bravi ad inscenare la commedia delle parti. La decisione di non aumentare le indennità parlamentari fino al 2025, senza agganciarle agli stipendi dei primi magistrati di Cassazione, come precisato in aula dall’onorevole Giachetti, avviene dal 2006 ed è stata presa all’unanimità prima dal Collegio dei questori e poi ieri dall’Ufficio di presidenza. I grillini, come sempre, si attribuiscono meriti che non hanno o si dissociano e discolpano da responsabilità, sebbene le abbiano sempre, a seconda delle convenienze. Giano bifronte non regge il paragone a confronto”.  Su Twitter anche il deputato di Fratelli d’Italia, Chiara Colosimo solidarizza con l’esponente di Italia Viva. “Grazie Giachetti, la tua operazione verita’ sulla vergogna grillina di ieri e’ stata veramente efficace, M5S “politicamente miserabili” cit. che stracondivido”.

Giachetti aveva ricordato la vicenda della proroga fino al 31 dicembre del 2025 del blocco dell’adeguamento dell’indennità dei deputati, che ha ricevuto il via libera unanime dall’Ufficio di presidenza di Montecitorio, su proposta unanime da parte del collegio dei Questori. “Un secondo dopo che la decisione è stata presa, esce un comunicato del Questore del M5s che rivendica una lotta, una battaglia per poter arrivare a questa decisione – ha sottolineato Giachetti -. Arrivati alla sera e’ intervenuto anche Giuseppe Conte, leader del M5s, con un messaggio su Facebook. Potete essere definiti politicamente con un solo termine – taglia corto Giachetti – siete dei miserabili”.

Il M5S, dal canto suo, dopo la nota nella quale ribadisce la tesi secondo la quale il no dei 5S è stato determinante per spingere la Camera a confermare la vecchia decisione, contrattacca cambiando però bersaglio, affondando il coltello della polemica sulle discusse relazioni mediorientali del leader di Italia viva, Matteo Renzi. “Oggi abbiamo scoperto – si legge in un post su Facebook del leader stellato Giuseppe Conte – che Calenda e i suoi contubernali di Italia viva che ci insultano in aula hanno da sempre a cuore il taglio dei privilegi della classe politica, a partire dai già lauti stipendi dei parlamentari. Siccome sono molto permalosi facciamo finta che sia così e che non sia stato il M5S – giorno dopo giorno – a pungolare e poi instradare il Parlamento italiano verso abitudini più sobrie”.

La replica di Calenda non si fa attendere: “Sono politicamente dei bugiardi – commenta il leader di Azione – Ma che un ex presidente del Consiglio si abbassi a mentire così ignominiosamente, dimostra che era ed è del tutto inadatto a ricoprire ogni carica istituzionale. Vergognati”.

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