Spionaggio, Walter Biot alla sbarra il 6 giugno. L’avvocatura dello Stato chiede le “porte chiuse”

L’Avvocatura che rappresenta il ministero Difesa e la presidenza Consiglio ha chiesto le porte chiuse per il processo Biot, davanti al tribunale militare. Che è stato rinviato al prossimo 6 giugno. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri del Ros un anno fa con l’accusa di spionaggio. Per aver passato documenti segreti a un funzionario russo in cambio di cinquemila euro. A chiedere il rinvio è stata la difesa del capitano di fregata, presente in aula. Alla luce della fissazione dell’udienza in Cassazione, prevista per il 31 maggio prossimo, chiamata a pronunciarsi sul conflitto di giurisdizione sollevato dall’avvocato Roberto De Vita.

“La Cameea di consiglio in Cassazione inizialmente fissata per il 13 settembre è stata anticipata al 31 maggio. La nostra richiesta di rinvio – ha detto De Vita – poggia su ragioni di economia istruttoria. Di opportunità e di necessità. Non sappiamo quale sarà la determinazione della Suprema Corte. Non sappiamo cosa accadrà, In ogni caso sarà una decisione ‘gravida’ di conseguenze”. Richiesta accolta dal Tribunale, Che ha ritenuto opportuno attendere la ‘soluzione’ “del denunciato conflitto di giurisdizione” . E ha appunto rinviato il dibattimento al 6 giugno prossimo.

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