Spedizione punitiva a Pisa, psichiatra aggredita ferocemente a sprangate: è gravissima. Caccia a un uomo vestito di nero

Sono all’incirca le 18.30 del pomeriggio di venerdì quando un uomo, vestito di nero, aggredisce brutalmente a mani nudi e con un oggetto contundente, la psichiatra 55enne Barbara Capovani, responsabile dell’unità funzionale di Salute Mentale Adulti e Spdc dell’ospedale Santa Chiara di Pisa. La donna, ora si trova in prognosi riservata, dopo essere stata trasferita in stato di incoscienza al pronto soccorso dell’ospedale di Cisanello. Dalle prime ricostruzioni, sembra che l’uomo abbia agito armato di un oggetto, forse una spranga, con cui ha colpito ripetutamente alla testa la donna, ferendola gravemente. Lasciandola a terra esanime e priva di coscienza, in una pozza di sangue, prima di fuggire facendo perdere le proprie tracce.

Un’aggressione feroce, quella inferta alla psichiatra, che dopo l’intervento degli agenti della Squadra Volanti, Squadra Mobile e Scientifica della Polizia di Stato, ha immediatamente fatto scattare una serrata caccia all’uomo, con la polizia che sta setacciando ogni immagine girata dalle telecamere di videosorveglianza dell’ospedale Santa Chiara di Pisa a caccia di indizi utili per provare a identificare l’aggressore, la cui identità è ancora avvolta dal mistero. Quello che al momento è dato sapere è che si cerca un uomo vestito di nero, che indossava un cappello e una mascherina nera. Secondo quanto riferisce la Questura, infatti, una sola persona è stata testimone dell’accaduto vedendo «sommariamente la scena».

L’unico testimone che ha assistito alla scena abbozza una sorta di identikit dell’aggressore, che descrive solo un uomo vestito di nero. Che «ha aspettato la dottoressa all’uscita dell’edificio che ospita Psichiatria. L’ha aggredita a mani nude e, forse, con una spranga. E e poi è scappato». Gli investigatori, dunque, stanno setacciando la zona alla ricerca di indizi utili. Di un volto che indentifichi il responsabile di tanta ferocia, che ha ridotto la vittima in un letto d’ospedale a lottare tra la vita e la morte. Una vicenda terribile, sulla quale gli inquirenti al lavoro non escludono nessuna pista: a partire da quelle di una responsabilità riconducibile a un ex paziente.

«Un atto gravissimo, che ci addolora nel profondo e che ci riporta alla mente il barbaro assassinio della psichiatra Paola Labriola», ha dichiarato il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, commentando a caldo quanto avvenuto a Pisa. «In queste orae siamo tutti vicini alla collega – ha poi aggiunto – perché riesca a farcela. Alla sua famiglia. E anche ai sanitari dell’ospedale, all’Ordine dei medici di Pisa e al suo presidente, Giuseppe Figlini».

Pubblicato da edizioni24

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