By Gaetano Daniele
Conte, Di Maio, Zingaretti, Renzi e Sardine, stanno scrivendo una delle pagine più buie e brutte della storia italiana. Sotto il profilo amministrativo, non producono, ma parlano. Fiumi di parole, al vento.
I più pericolosi sono i grillini. Hanno illuso gli italiani per anni al punto da convincerli che erano gli unici a voler abbattere la Casta, ed invece si sono attaccati ai privilegi come mosche sulla cioccolata (per non dire sulla me….a). Al punto da presentarsi ad una manifestazione contro i privilegi, in auto blu.
Per non parlare del Premier Giuseppe Conte, che in meno di due anni, è riuscito a difendere Salvini e i decreti sicurezza per poi mandarlo a processo. È passato da con Salvini e contro il PD, a si al PD, contro Salvini. Roba da far ridere pure le scimmie. Un Premier arcobaleno: giallo, rosso e verde, ma soprattutto nero, che è riuscito a rassicurare gli italiani sul Coronavirus, mentre aumentavano i contagi in Lombardia e in Veneto. Ultimo il decesso di un uomo di 77 anni. Fanno paura. È come affidare una Ferrari in autostrada ad un bambino di 10 anni. Prima o poi sbatte. Ma per Giuseppi va tutto bene. Sì, come la Marchesa. Conte pare vivere su un altro pianeta e assicura: “malgrado i titoli dei giornali, che comunque non mi appassionano, parlino di uno scontro nella maggioranza, il governo in questi giorni è sempre stato operoso”. Vorremmo tanto sapere di cosa? Forse per i continui litigi con Renzi sulla prescrizione? O forse sull’emergenza Coronavirus? Ed i porti, ad oggi, restano ancora spalancati. Del resto, non sanno quello che dicono. Sono come il numero 48 nella smorfia napoletana: governo morto che parla. In sintesi, sono politicamente finiti, ma hanno ancora il coraggio di parlare. Ed il brutto è che stanno trascinando gli italiani dietro di loro.
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