Sincerità, non è Arisa. Adesso l’Annunziata lo ammette pure in diretta: “Sì, sono faziosa”. E non puoi presentare….

“Sì, sono faziosa: sono apertamente faziosa”. Lucia Annunziata lo rivendica con orgoglio in diretta tv, durante l’ultima puntata della sua Mezz’ora in più, su Rai3. Il tutto avviene a oltre un mese di distanza da quella reazione furibonda che ebbe contro il ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Eugenia Roccella – a proposito della maternità surrogata – e dalla successiva presa di posizione dei componenti diFratelli ditalia nella Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai (“Faziosità e ideologia si pongono agli antipodi rispetto al servizio pubblico”). Insomma: la giornalista ha impiegato diverse puntate per replicare, a modo proprio, al commento del partito guidato da Giorgia Meloni sulla sua trasmissione. Tuttavia, la risposta di Annunziata alla fine non è altro che un clamoroso autogol.

Ma che cosa è successo nel salotto domenicale sinistrorso di Rai3? Lucia Annunziata stava intervistando Gianfranco Fini su (manco a dirlo) il 25 aprile e i valori condivisi che dovrebbero caratterizzare la celebrazione della Festa della Liberazione. Il dialogo tra i due è spesso serrato, ma non si arriva mai a quel surriscaldamento dei toni a cui invece si era assistito tra la presentatrice e il ministro Roccella, culminata con la frase dell’Annunziata: “Prendete la responsabilità di fare queste leggi, cazzo!”. Quasi autocitando la propria foga che scaricò sull’esponente di FdI, l’ex presidente della Rai ha cercato di stemperare i toni che stavano crescendo d’intensità con lo storico leader di Alleanza Nazionale: “Devo restare calma, per favore, altrimenti sembra che io sia… è una foga di discussione quella con Fini”.

Dopo di che arriva il momento della “verità”. Annunziata desidera voltare pagina con lo stesso Gianfranco Fini. “Posso buttarmi sulla politica-politica? Perché questo è stato un grande discorso molto colto. Quando io parlo di politica, intendo dire qualcosa di più andante, di quelle che piace ai giornalisti…”. L’ex presidente della Camera dei Deputati la ‘rimbrotta’ ironicamente: “Non dia ragione ai suoi denigratori, che ce ne sono già a sufficienza: lei parla di politica”. “Perché? I miei denigratori dicono che non so parlare di politica?”, resta sul punto la conduttrice.

Fini, quindi, le replica: “Dicono che è troppo faziosa. Ma questo lo sa anche lei, insomma”. Ecco perciò la frase “incriminata” dell’Annunziata: “Ma io sono faziosa. Lo sono apertamente. Sono faziosa, ma apertamente”. Ah, ecco. L’importante è ammetterlo candidamente, si è così capito. Da oggi in poi, dunque, nessuno potrà farsi più alcuna remora nel definire Lucia Annunziata – citando testualmente il vocabolario della Treccani – “una persona che subordina tutto alla propria ideologia, assumendo consapevolmente atteggiamenti privi di obiettività e, quindi, settari”. Naturalmente, sempre e solo contro il governo di centrodestra. Con tanti saluti alla presunta imparzialità del servizio pubblico televisivo. E anche all’onestà intellettuale.

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