By Fabio Vacca (per ith24)
Sta facendo molto discutere la liberazione di Silvia Romano, la giovane cooperante rapita in Kenya, e tenuta prigioniera per 18 mesi. Fa molto discutere perché la giovane ragazza si è convertita all’Islam di sua spontanea volontà, come dichiarato appena atterrata a Ciampino, e fa discutere molto quel telo verde, che secondo gli esperti è sinonimo di sottomissione.
Ma a parlare dopo la liberazione a “La Vita in Diretta” è lo zio, Alberto Fumagalli, che svela anche un particolare importante: “Non è incinta”.
E aggiunge: “L’importante è che è viva, sana e salva. Lei è stata inquadrata e addestrata, quelli sono esperti, le hanno fatto il lavaggio del cervello. Le avranno anche dato delle droghe. L’avranno anche drogata“.
E sulla conversione spontanea, risponde:”No, assolutamente. Ma poi le dico anche che, avendola sentita, non parla neanche nello stesso modo di prima. Non è lei che vuole farsi chiamare Aisha, e questo non l’ha mai detto. Di certo non tornerà più la Silvia che era”.
E su un potetico ritorno in Africa, nota: “Eh, la famiglia come la prende? Che nessuno la fa tornare in Africa, penso. Il passaporto glielo brucio io, così vediamo se torna in Africa”.
Sì, ma una domanda non riusciamo a spiegarci: va bene la conversione spontanea, ma perché quel telo verde, anche da casa?
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